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Una delle stanze dell’Hotel Bauer. Cortesia di Artcurial

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Una delle stanze dell’Hotel Bauer. Cortesia di Artcurial

Portiamoci a casa un pezzo del Bauer

In vendita a Parigi c’è il meglio dell’artigianato artistico veneziano degli anni Quaranta, come i vetri di Murano, i mobili e i tessuti pregiati, nei diversi stili che adornavano le stanze dell’Hotel

Enrico Tantucci

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È un altro pezzetto della Venezia storica che sparisce con la vendita, dal 24 aprile al 4 maggio a Parigi da Artcurial, dei circa 4mila pezzi d’arredo, per lo più Art Déco, dell’Hotel Bauer Palazzo (già Bauer-Grünwald) in vista della sua completa ristrutturazione e riapertura nel 2025. Nel 2019 l’albergo è stato venduto dalla proprietaria Francesca Bortolotto Possati al fondo americano Elliott, che lo ha successivamente rivenduto alla società austriaca Sigma, che a sua volta lo ha dato in gestione alla Rosewood, in vista appunto della ristrutturazione ora alle porte.

In vendita a Parigi c’è il meglio dell’artigianato artistico veneziano degli anni Quaranta, come i vetri di Murano, i mobili e i tessuti pregiati, nei diversi stili che adornavano le stanze: l’Art Déco e il barocco, il legno dipinto con dorature, i millefiori veneziani e i vetri di Murano con i mobili inglesi di Maitland Smith. I sontuosi tessuti di seta di Rubelli, in molte variazioni, sembrano fungere da collante tra tutti questi stili. Al vetraio Seguso si deve in particolare la straordinaria coppia di applique a tre bracci in vetro soffiato, pizzicato e dorato che accoglievano gli ospiti di tutto il mondo nel salone dei ricevimenti (30-50mila euro).
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All’incanto anche la monumentale coppia di dipinti a olio nel Salone delle Feste attribuiti al pittore settecentesco torinese Claudio Francesco Beaumont (40-80mila euro). Saranno offerti anche pezzi più accessibili: tende in satin della manifattura Bevilacqua (tra i 4mila e i 6mila euro), testiere rivestite in tessuto di Rubelli (200-300 euro), cassettoni veneziani (800-1.000 euro), un trumeau in stile barocco proveniente dalla suite reale (tra 1.500 e 2mila euro). In alcuni casi, la Soprintendenza ha posto il vincolo, ma non in questo caso.

«Non mi sarei aspettata, ha già dichiarato Bortolotto Possati alla stampa veneziana, che si lasciasse spazzare via un pezzo iconico di città con alcuni interni pensati appositamente per quello spazio che è un pezzo di storia di Venezia. È chiaro che la nuova proprietà può fare quello che vuole, ma il Bauer è diventato famoso anche per queste scelte di stile. Pensavo che almeno alcuni oggetti fossero notificati per rimanere a Venezia». Invece no.

Una delle stanze dell’Hotel Bauer. Cortesia di Artcurial

Enrico Tantucci, 02 maggio 2023 | © Riproduzione riservata

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