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Interni restaurati del Giardino Qianlong della Città Proibita a Pechino

Courtesy Palace Museum

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Interni restaurati del Giardino Qianlong della Città Proibita a Pechino

Courtesy Palace Museum

Riapre nella Città Proibita di Pechino il Giardino Qianlong

Dopo 25 anni di restauri condotti dal World Monuments Fund con il Palace Museum il «buen retiro» voluto dall'imperatore Qianlong ha ritrovato, grazie a un team internazionale e all’impiego di tecniche tradizionali, lo splendore settecentesco

Daria Berro

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Dopo vent’anni di lavori di restauro, è stato ufficialmente riaperto al pubblico il Giardino Qianlong, capolavoro dell’architettura imperiale cinese del ’700 ubicato nell'angolo nord-orientale della Città Proibita di Pechino. Costruito dall’imperatore Qianlong (regnante dal 1735 al 1796) come «buen retiro» per i suoi ultimi anni, il Giardino, concepito come una mini Città Proibita all’interno della Città Proibita stessa, rappresenta l’apice dell'eccellenza artigianale cinese: ha un’estensione di 1,6 ettari e comprende 27 padiglioni distribuiti in quattro cortili, con interni decorati in cui sono conservati mobili originali, finiture decorative e materiali rari settecenteschi in gran parte invariati dal 1776, anno in cui il complesso fu completato. Il sito si presenta ora al pubblico con interni ed esterni restaurati, arricchiti da opere d’arte tra le più raffinate e culturalmente significative della dinastia Qing. Rimasto pressoché invariato dal suo completamento nel 1776, il complesso del Giardino Qianlong nella Città Proibita di Pechino. 

L'annuncio della riapertura giunge dal World Monuments Fund (Wmf) e dal Palace Museum, il Museo del Palazzo di Pechino, che negli ultimi 25 anni hanno collaborato alla vasta iniziativa di conservazione. Esperti internazionali e artigiani cinesi hanno unito le forze per far rivivere tecniche artigianali in via di estinzione al fine di mantenere la straordinaria integrità architettonica del complesso. Sulla scia del successo di questa collaborazione il Museo del Palazzo e il World Monuments Fund continueranno a lavorare in partnership a iniziative di conservazione e formazione in tutta la Città Proibita.

Nel 2002 è stato avviato un progetto pilota per l’area più ampia con il restauro del Juanqinzhai (Studio dell'esaurimento dal servizio diligente), un padiglione noto per i suoi rari dipinti trompe l’œil su seta che decorano soffitto e pareti, gli intarsi di bambù e il palcoscenico teatrale. La conservazione del Juanqinzhai ha riportato in vita tecniche perdute da tempo e ha ispirato i lavori successivi in tutto il Giardino Qianlong. Gli interventi completati includono il Fuwangge (Belvedere dei risultati raggiunti), lo Zhuxiangguan (Rifugio del profumo di bambù) e lo Yucuixuan (Pergola di giada purissima), mentre i lavori continuano nei cortili rimanenti.

«Questo è un momento storico per la conservazione del patrimonio in Cina, ha dichiarato Hunghsi Chao, direttore regionale senior per l’Asia orientale del World Monuments Fund. Il Giardino Qianlong rappresenta una testimonianza senza pari del design d’interni imperiale e la sua conservazione richiede sia precisione tecnica sia una profonda comprensione culturale. Attraverso il nostro lavoro con il Museo del Palazzo non solo abbiamo salvaguardato un tesoro storico, ma abbiamo anche contribuito a rinvigorire l’artigianato tradizionale e ispirato nuove generazioni di professionisti della conservazione».

In occasione della riapertura una  mostra offre una panoramica completa degli interni, del mobilio e delle decorazioni del Giardino Qianlong. Fresco di stampa, il volume Tranquil Longevity, Predestined Serenity: The Origins, Interpretation and Conservation of the Qianlong Garden (Longevità tranquilla, serenità predestinata: origini, interpretazione e conservazione del Giardino Qianlong) ripercorre la storia del giardino e le vicende del restauro, illustrate con nuove immagini, disegni raramente pubblicati e fotografie storiche del Giardino scattate durante gli ultimi giorni della dinastia Qing.

«La partnership tra il World Monuments Fund e il Museo del Palazzo ha dimostrato come la collaborazione internazionale e le competenze locali possano unirsi per ottenere risultati davvero eccezionali, ha sottolineato Bénédicte de Montlaur, presidente e ceo del World Monuments Fund. Il Giardino Qianlong è una testimonianza vivente dell'artigianato e dell'influenza globale dell'era Qing: la sua conservazione è un modello di come l'istruzione, la scienza e la cultura possano plasmare il futuro del patrimonio culturale».

«I progetti congiunti che coinvolgono il Museo del Palazzo in Cina e il World Monuments Fund con sede negli Stati Uniti, iniziati nel 2000 e che continuano ancora oggi, hanno dimostrato che, nel contesto della globalizzazione, civiltà diverse possono raggiungere la comprensione e il rispetto reciproci attraverso il dialogo, la comunicazione e la cooperazione, promuovendo così congiuntamente la prosperità e lo sviluppo della civiltà umana», ha chiosato Wang Xudong, direttore del Museo del Palazzo .

 

 

 

Uno scorcio del padiglione Juanqinzhai nel Giardino Qianlong. Courtesy Palace Museum/World Monuments Fund

Daria Berro, 30 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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