Caro Gaggero,
Mancava lo spazio per ricavare uno svincolo autostradale, ma non ci si è persi d’animo e la rampa circolare ha bucato l’edificio dopo averlo avvolto come un pitone con la preda. Siamo davanti alla Saona, un bel fiume, ma quelli che entrano si sentiranno intrappolati. Benché ti possa apparire mostruosa, la mia opinione è che le autostrade debbano essere proprio così: entrare nel cuore delle città. Sono contrario alle tangenziali che predispongono ulteriori spazi rurali alla contaminazione urbana. Se le autostrade sono le arterie di un corpo vivo (un Paese) devono andare negli organi di questo corpo (le città) per alimentarli senza soffocarli. Per questo hanno successo le metropolitane. Luccardini

Caro Luccardini,
Sposterò il problema su un altro piano: l’autostrada mi rende felice? Se sì, allora comunque fatta non sarà mostruosa, se no griderò al mostro. Io sono felice in un modo e tu in un altro; a me piacciono le autostrade dentro, a lui quelle fuori. Prova a darti una martellata su un dito (fuori), prova a tagliarti lo stesso dito (dentro). Morale: non è il dentro o il fuori che conta, ma la conseguenza specifica che produce su di me. Mi rende felice o no? Che al contrario significa: mi opprime, mi rattrista, mi pesa, aggiunge fatica, perdo tempo inutilmente? Il mostro in fondo si riconosce dai suoi effetti e questi non sono mai solo estetici. L’estetica non è estetica se è solo estetica. Gaggero