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Una panoramica di una passata edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

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Una panoramica di una passata edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

Trekking d’arte nel Salone del Libro 2025 di Torino

Presentazioni di volumi, incontri con gli autori, laboratori a tema artistico abbondano nella 37ma edizione dell’imperdibile appuntamento torinese. Nessuno resterà scontento, anzi

Arabella Cifani

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Sotto il cielo capriccioso di una tarda primavera torinese il 37mo Salone Internazionale del Libro (#SalTo), diretto da Annalena Benini e intitolato «Le parole tra noi leggere» quest’anno è lievitato fino ad assumere le proporzioni di Alice che ha bevuto la magica pozione che la fa ingigantire oltremisura. La testa fuoriesce da un lato del Lingotto, il corpo è imprigionato sotto  le celebri volte  in calcestruzzo armato, i piedi sporgono lungo un corso. Mille presentazioni, iniziative, incontri, tutti sotto il cielo stellato dei libri caratterizzeranno questi cinque giorni di Salone, dal 15 al 19 maggio. Per non parlare delle iniziative del Salone Off, diffuse su tutta la città: una  città intera in effervescenza. Seguire tutto può comportare corse affannose e bisogna comunque scegliere. Qui ci concentriamo su quanto il Salone propone  dal punto di vista artistico. 

Vesti comode, buone scarpe saranno necessarie per questo trekking fra quadri, pittori, scultori, critici, filosofi, sperimentatori e discussioni sul destino dell’arte. Tutto forse non si potrà fare, vedere o sentire, ma è anche bello venire via da un evento con dei desideri non realizzati e con la speranza di esaudirli di qui ad un anno.

Si può cominciare divertendosi, da  giovedì 15 maggio10:00-17:00 e poi tutti i giorni fino a fine Salone, Lingotto Pad. Oval, Spazio Paesi Bassi (quest'anno Ospite d'onore del Salone) con Zoe Di Blasio, Gert Jan Pos, Seven Manschot. Un workshop secondo la  tradizione olandese, per decorare una maiolica di Blu Delft, con una selezione delle più belle citazioni letterarie. Un souvenir, illustrato con motivi classici o moderni, da portare a casa. 

Decisamente più impegnativo il dialogo di Melania G. Mazzucco, curatrice della sezione dedicata all’arte, con Marie Darrieussecq, venerdì 16 maggio15:00-16:00, Lingotto Pad. 2 Sala Blu, In collaborazione con Crocetti e Institut Français. Al centro del suo romanzo Essere qui è uno splendore (Crocetti), in cui si racconta la vita di Paula Modersohn-Becker, Marie Darrieussecq pone Il tema della memoria cancellata delle pittrici e di come si possano raccontarne le storie per restituire loro visibilità e riconoscibilità.  

Non è questa però l’unica presentazione di Mazzucco:  ricordiamo il dialogo con Riccardo Falcinelli «Cosa succede quando guardiamo un quadro» (venerdì 16 maggio, 13:15-14:15 Lingotto Pad. 3 Sala Azzurra). Falcinelli, graphic designer e autore, fra gli altri, di Cromorama e Visus (Einaudi), ragionerà sui segreti e sui meccanismi della visione e della figurazione. 

Sarà certamente affollatissimo il dialogo con Tracy Chevalier su dipinti, arazzi, miniature, vetri, pittori, modelle nelle storie (domenica 18 maggio16:00-17:00 Lingotto Pad. 3 Sala Azzurra). Con il suo romanzo La ragazza con l’orecchino di perla (Neri Pozza) Chevalier ha reso pop l’artista più raffinato del XVII secolo, Johannes Vermeer. Con lei, Mazzucco converserà su importanti quadri antichi e sul motivo per cui non smettono di interrogarci, ma anche sulla legittimità di reinventare il passato. Mazzucco sarà presente anche ad altri incontri, dedicati a cinematografia e a quei molti libri che divengono film o sceneggiati. 

Passando ad altri autori e ad altre tematiche  segnaliamo Trentino d’autore. Due itinerari artistici, (venerdì 16 maggio13:15-14:15 Lingotto Pad. Oval  Sala della Montagna), in collaborazione con Azienda per il Turismo Rovereto Vallagarina, Azienda per il Turismo Trento, Castello del Buonconsiglio, Mart-Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Monte Baldo, Monumenti e collezioni provinciali di Trento, Trentino Marketing. Si parlerà di Trento e Rovereto: due percorsi artistici e narrativi per scoprire il museo Castello del Buonconsiglio, nei suoi primi cent’anni di attività, e Fortunato Depero, un artista profondamente influenzato dalle sue montagne. 

Per bambini veri fra gli 11 e i 13 anni  e anche per quelli che sono rimasti  fermi a quell’età felice, giovedì 15 maggio ore 10.30-11.30, Giochiamo con la storia dell’arte, un laboratorio a partire da Traslochi d’artista (Camelozampa), con Ericavale Morello. In una galleria di 25 imprese di traslochi, ciascuna appartenente a un grande artista del passato, si gioca a progettare scatoloni e imballi artistici, costruiti e decorati ad hoc. Di questi laboratori al Salone ce ne sono veramente molti e varrebbe la pena di seguirli sia perché, con tutta probabilità, devono essere molto divertenti (ce n’è uno anche per imparare a scrivere i geroglifici, uno letture condivise o animate, una caccia ai tesori degli Etruschi ecc.), sia perché i bambini che ci andranno rischiano di imparare veramente qualcosa.

Per addetti ai lavori e non solo, Giovedi 15 maggio12:30-13:30 Libri d’arte.Un mercato in cerca di dati (Pad. 2 Sala Cobalto). Con Alessandro Degnoni, Angela Di Biaso, Giovanna Martini, Giovanni Peresson e Andrea Roccioletti. Modera Federica Sala. In collaborazione con Pde. Quanto è grande il mercato dell’editoria d’arte? Non lo sa nessuno, tra dati carenti, classificazioni discutibili, canali ignorati. Di certo più di quanto non appaia. 

Ancora giovedì, per chi ama svisceratamente  il tennis e vorrebbe dormire sul tappeto del bagno di Sinner è da segnalare alle ore 14:15-15:15, la presentazione di Maurizio Francesconi e Alessandro Martini di Storie di tennis. Campioni, partite e bizzarrie dello sport più bello del mondo (Einaudi), Pad. 1 Sala Olimpica, con Martino Gozzi. Quando la pallina da tennis è diventata gialla? Quale è stato il match più lungo della storia, durato addirittura tre giorni? Come si semina il prato di Wimbledon? Chi ha disegnato e realizzato l’insalatiera della Coppa Davis? Lo sapevate che un sacco di dipinti raffigurano scene di tennis fin dal Seicento? Storie di tennis parla di società, politica, economia, arti, diritti, sentimenti. Insomma, non è una storia, ma racconta tante storie.

Un progetto architettonico dove si intrecciano azienda, comunità e cultura è quello di «Inside Nuvola Lavazza» (giovedì 15 maggio, 17:15-18:15,Pad. Oval Caffè Letterari). Alessandra Bianco e Stefania Romenti. Modera Christian Toscano In collaborazione con Bocconi University Press e Lavazza Group. Nuvola Lavazza, disegnata da Cino Zucchi e ormai celebre in tutto il mondo, non è solo la sede del Gruppo Lavazza a Torino ma un vero e proprio ecosistema di relazioni, idee e innovazione. Il volume esplora le sfide del mondo corporate e analizza come un luogo fisico come Nuvola possa diventare un potente strumento di comunicazione strategica. A partire da Inside Nuvola Lavazza, A Hub for Strategic Communication, Company Values, and Vision (Bocconi University Press). 

Del celebre disegnatore Francesco Corni, è Roma, i luoghi del potere (Ink Line), presentato giovedì 15 maggio (18:15-19:15, Centro Congressi Sala Lisbona) da Gisella Corni e Bruno Orlandoni. Il volume si propone di ricostruire in terza dimensione con disegni fatti a mano, inchiostro su carta da lucido, i monumenti di Roma antica partendo dai resti attualmente visibili.

Da non perdere per gli amanti dell’arte è certamente sabato 17, Massimo Cacciari, autore di Van Gogh. Per un autoritratto (Morcelliana). Ore 10:30-11:30 Pad. 2 Sala Blu, con Sara Bignotti e in collaborazione con Morcelliana. Un'interpretazione inedita di Vincent van Gogh, scritta da un grande filosofo italiano, permette di entrare nella mente e nel linguaggio dell’artista attraverso alcune parole chiave della sua arte. Introduce la presidente di Morcelliana Francesca Bazoli, in occasione delle celebrazioni del centenario della casa editrice. 

Sempre di arte, e sempre sabato 17,  «La meraviglia del corpo che cambia», lectio con Roberta Scorranese, autrice di Fluido (Giunti, ore 11:00-12:00, La Pista 500 by Pinacoteca Agnelli). Le metamorfosi di Dafne, gli efebi di Leonardo da Vinci, l’eclettismo delle pop star: da sempre l’arte mostra lo spettacolo dei corpi in trasformazione. Roberta Scorranese racconta questo tema di straordinaria attualità.

Christian Greco ci ricorderà che La memoria è il nostro futuro. 200 anni di Museo Egizio, sabato 17 maggio (alle 11:30-12:30, Piazzale Oval Sala Viola, in collaborazione con Franco Cosimo Panini). Uno sguardo unico sul Museo Egizio di Torino e sull’importanza del suo ruolo. Con dee e visioni il direttore Greco dimostra che futuro e memoria sono sempre intrecciati.  

Sempre sabato, Andrea Bellini, autore di Storie dell’arte contemporanea (Timeo), alle13:00-14:00  La Pista 500 La Pista 500 by Pinacoteca Agnelli, dialoga con Andrea Cortellessa e Sarah Cosulich. Bellini, curatore, direttore di musei e fiere internazionali, racconta un dietro le quinte fatto di critici cleptomani,curatori senza ispirazione e speculatori finanziari, galleristi démodé assai spaesati, editori per caso e per posizione, muse inquietanti, faccendieri rampanti: una galleria di nuovissimi mostri raccontata da chi è da sempre dentro quel mondo. 

Se volete rinfrescarvi e contemplare paesaggi meravigliosi non mancate a Il sogno dell’arte e della natura. Un capolavoro di arte ambientale sulle colline toscane sabato 17, ore 14:30-15:30 (Pad. Oval Bosco degli scrittori). Con Antonio Franchini, Antonio Riccardi e Sandro Veronesi. In collaborazione con Fondazione Gori. Nella Fattoria di Celle, sulle colline pistoiesi, l’arte dialoga con la natura. Qui da cinquant’anni il visionario collezionista Giuliano Gori ha chiamato artisti da tutto il mondo per dare vita a un capolavoro collettivo di arte ambientale.

Un tema di grande attualità quello affrontato da Santa Nastro, autrice di Mamme nell’arte. Artiste e operatrici culturali nella sfida della maternità, edito da Castelvecchi (sabato 17 maggio, ore 15:00-16:00, La Pista 500 La Pista 500 by Pinacoteca Agnelli). Con Mariacristina Ferraioli. Santa Nastro, critica d’arte e giornalista, intreccia le istanze della pratica artistica con le necessità della vita quotidiana, sulla base di interviste ad artiste, curatrici, comunicatrici, insegnanti, giornaliste che raccontano la loro storia, tra arte e maternità.

 

La copertina di «Guardami come se mi amassi | Look at me like you love me», di Jess T. Dugan, edito da Allemandi: la casa editrice torna al Salone dopo più di dieci anni

Come si può notare il Salone offre un carnet assai ricco di proposte nel settore artistico alle quali è da aggiungere un evento di grande rilievo.  

Dopo più di dieci anni e una nuova proprietà (lo scorso dicembre è stata acquisita da una cordata composta da Intesa Sanpaolo, main partner del Salone, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo), la Società Editrice Allemandi torna infatti, e alla grande, al Salone Internazionale del Libro di Torino con uno stand di 50mq per raccontare nuovi progetti, volumi e pubblicazioni (Stand U79 padiglione Oval). Saranno presentati i seguenti libri e i seguenti avvenimenti: giovedì 15 maggio, ore 11:30, Sala Avorio Nessuno escluso. Storie, testimonianze e visioni dell’impegno sociale di Intesa Sanpaolo con Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo, e Aldo Grasso, curatore del volume.

Giovedì 15 maggio, ore 17:15, Sala Granata, Quaderni di fisica e metafisica. Morale della collezione. Una fenomenologia del collezionista contemporaneo con Andrea Cortellessa, curatore dei primi tre Quaderni di fisica e metafisica della Collezione Cerruti, ed Elio Grazioli, scrittore, critico d’arte e curatore. 

Sabato 17 maggio, ore 15 , Sala Berlino, Carrie Mae Weems, The Heart of the Matter. Presentazione del volume alla presenza dell’artista statunitense, al momento protagonista di una mostra nelle Gallerie d’Italia di Torino, con Riccardo Falcinelli

Lunedì 19 (ore 16:30-17:30, Pad. 4) ,affascinante tema per il laboratorio  Oltre il visibile. Immagini dal Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale  con Sara Abram, Mohammad Homam Al Hariri, Luis Aniceto, Cristina Casoli, Silvano Pupella e Alice Verona, in collaborazione con Centro Conservazione Restauro «La Venaria Reale» e Ied-Istituto Europeio del Design di Torino. Tre sguardi fotografici raccontano il Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale: il lavoro nei cantieri, la bellezza nascosta nelle opere e la vita nei laboratori. Un viaggio visivo che svela trasformazione, cura e passione, offrendo un’intima prospettiva su un luogo dove l’arte prende vita. 

Inoltre il volume  fotografico di Jess T. Dugan, Guardami come se mi amassi | Look at me like you love me, a cura di Renata Ferri potrà essere preordinato e  la copia ritirata da venerdì 16 maggio nello stand Allemandi. Le immagini dell’artista statunitense esplorano la complessità della personalità, delle relazioni, del desiderio, dell’amore e della famiglia. Il suo lavoro, fortemente influenzato dalle proprie esperienze di vita, inclusa l’identità queer e non binaria, nasce da una profonda convinzione dell’importanza della rappresentazione e del potere trasformativo della narrazione.

Come si può notare dalla mole e dalla quantità di eventi d’arte previsti, questi cinque febbrili giorni di celebrazione del libro, non saranno solo inutili esercitazioni accademiche, si annunciano invece sontuosi per ricchezza e varietà di offerte (qui il programma completo).  Ciascun visitatore si costruirà un proprio «fil rouge» della fiera e, mi pare, che sul piano artistico ci siano proposte non stereotipate, sfaccettate, lontane dalla retorica. Evento imperdibile, sarà  certamente un alveare di creatività, cultura e possibilità di networking, collegando l’eredità culturale del passato al futuro dell’industria editoriale.   

Ecco alcuni motivi per cui l’imperdibile 37mo Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 è uno degli incontri di settore più attesi e importanti dell’anno.

Arabella Cifani, 15 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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