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Aldo Rossi e un disegno per il Cimitero di San Cataldo a Modena, 1971-78

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Aldo Rossi e un disegno per il Cimitero di San Cataldo a Modena, 1971-78

Una mostra su Aldo Rossi «che espone tutto e niente allo stesso tempo»

A 50 anni dall'uscita del libro «L'architettura della città» l'Istituto Svizzero di Milano riunisce tutti i materiali consultati dall'architetto

Milano. Ingresso libero dal 14 settembre al 22 ottobre all’Istituto Svizzero di Milano per la mostra «The Books of the Architecture of the City». Per la prima volta tutti i volumi, le fotografie e i documenti consultati da Aldo Rossi per il suo libro L’architettura della città (1966) sono riuniti e resi accessibili insieme alle raccolte di fotocopie (presentate nel loro formato originale) che contengono i brani e le immagini citati da Rossi. Un saggio fotografico di Stefano Graziani accompagna brani del testo originale, divenuto subito un classico a livello internazionale.

Rossi, morto a 66 anni nel 1997 e primo italiano a vincere nel 1990 il Pritzker Prize, formulava nuove regole sulla progettazione delle città moderne partendo da una inusuale combinazione di frammenti che derivavano da discipline e culture di autori molto diversi tra loro. «Con il passare del tempo, tuttavia, sarà l’architettura di Rossi, con le sue tarde semplificazioni e prese di posizioni grottesche, a determinate una diversa maniera di intendere il libro», dicono i curatori della mostra Victoria Easton, Kersten Geers e Guido Tesio, secondo i quali paradossalmente «la mostra espone tutto e niente allo stesso tempo».

L’importanza di L’Architettura della città è proprio l’incertezza che accompagna studiosi, architetti e tecnici nell’interpretazione e nella progettazione delle città contemporanee a dimostrazione che i problemi sollevati da Rossi negli anni Sessanta non sono stati tutti superati. A mezzo secolo dalla pubblicazione, risalendo alle fonti che ispirarono il libro l’esposizione celebra la generosità di quel testo e suggerisce di considerare Aldo Rossi come uno dei tanti autori di un progetto collettivo chiamato L’architettura della città, ossia un libro intimamente sfaccettato fatto di 50 libri. Un invito a esplorare l’immaginario di Rossi e a stimolare concrete indicazioni per nuove avventure, inedite analogie e originali corrispondenze.
 

Aldo Rossi e un disegno per il Cimitero di San Cataldo a Modena, 1971-78

Tina Lepri, 07 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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