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Elena Correggia
Leggi i suoi articoliA Londra è tempo della «Classic week» con cui Sotheby’s e Christie’s provano a chiudere in bellezza la stagione, prima della pausa estiva. I cataloghi contengono nomi di spicco, opere ritrovate, alcune rarità. La presenza di alcune garanzie e offerte irrevocabili aiuterà senz’altro i lotti con le stime più impegnative, ma l’esito sarà comunque molto interessante per capire lo stato di salute attuale dell’arte antica.
A rubare la scena da Sotheby’s il 5 luglio è «San Sebastiano curato da due angeli» (4-6 milioni di sterline), una tela di Rubens che è stata custodita per quasi trecento anni nella collezione del casato genovese degli Spinola. La sua paternità è poi andata perduta e, passata all’asta 15 anni fa, l’opera venne attribuita al pittore francese Laurent de la Hyre. Riconosciuta ben presto come composizione di Rubens, è stata ulteriormente analizzata ai raggi x che hanno permesso di scoprire un nuovo, prezioso dettaglio: non solo si tratta di un dipinto autografo ma anche la prima stesura di un lavoro di cui si conosceva già una successiva versione, a lungo nella collezione della famiglia Corsini e ora conservata alla Galleria Corsini di Roma.
La stessa vendita che propone una delle stime più alte degli ultimi anni per il settore sul mercato di Londra, pari a 38-55 milioni, presenta poi come top lot un olio su pannello a soggetto religioso, la «Pentecoste», ad opera del maestro dei ritratti Baroncelli, (7-10 milioni). A quest’autore fiammingo rarissimo sono attribuite tre altre opere fra le quali i due ritratti di Pierantonio Baroncelli e della moglie, oggi ospitati agli Uffizi da cui il pittore prende il nome.
Il Seicento spagnolo trova una brillante esemplificazione nel ritratto di Cristoforo Segni, consigliere di Papa Innocenzo X, dipinto da Velázquez intorno alla metà del secolo durante il suo secondo soggiorno romano, una nelle sue fasi migliori per la produzione di ritratti (3,5-4,5 milioni). La luminosità del volto, il guizzo dello sguardo, l’espressività complessiva non fanno dubitare gli studiosi sul fatto che la figura sia stata eseguita dal maestro di Siviglia mentre il resto del dipinto venne completato dal pittore cremonese Pietro Martire Neri.
Un’altra sorpresa dell’asta è offerta da «Taste in high life», il primo lavoro importante di William Hogarth ad apparire sul mercato dopo circa 50 anni e un saporito esempio del suo stile narrativo satirico (2-3 milioni). Intriso di simboli e di storie dentro una storia, il dipinto incentra l’attenzione sulla vanità dell’aristocrazia, mettendo alla berlina la sua ossessione per lusso e moda. Il genere del paesaggio è invece ben rappresentato da due lavori di Canaletto, due vedute veneziane di piccolo formato che suggeriscono l’immediatezza della tecnica en plein air (3-4 milioni).
Appartiene al mondo della ritrattistica ufficiale, pur se caratterizzato da un accento personale e una posa assai riconoscibile, il ritratto del barone Claude Marie Meunier firmato dal suocero Jacques-Louis David, che costituisce un rarissimo esempio di dipinto dell’artista a passare sul mercato (2,5-3,5 milioni). In odore di record personale infine «Ai bagni di Viareggio», olio su tela di Vincenzo Cabianca, la sua opera più grande e ambiziosa ad essere venduta nell’ultimo secolo, rimasta nella stessa collezione privata americana per tre generazioni (800mila-1,2 milioni).
Dramma, coralità, cromie acide e scintillanti, senso di non finito permeano di intensa modernità «La sepoltura di Cristo», piccola tavola dipinta da El Greco per la devozione privata di un committente. È questo il lotto dalla stima più alta (6-8 milioni di sterline), che apre la carrellata di capolavori proposti invece nel catalogo di Old Masters da Christie’s Londra il 6 luglio.
Rimasti sconosciuti al pubblico per ben duecento anni, custoditi nella stessa collezione privata inglese dopo essere stati acquistati all’asta nel 1824, sono poi due ritratti eseguiti da Rembrandt e raffiguranti una coppia di suoi parenti, Jan Willemsz van der Pluym e Jaapgen Carels. Un prezioso ritrovamento di poco più di un anno fa confermato dalla maggior parte degli studiosi e da approfondite indagini: si tratta dell’unica coppia di ritratti dell’artista ancora in mani private. A colpire, oltre alle dimensioni molto contenute, è la freschezza e l’intimità con cui sono effigiati i due soggetti, sintomo del fatto che non si trattava di opere su commissione ma di dipinti di grande spontaneità (5-8 milioni).
Ricca di opere di primo piano la selezione di arte fiamminga, a cominciare da una fantasmagorica visione dell’Inferno nata dall’immaginazione di Jan Brueghel il Vecchio (1,5-2,5 milioni), popolata di mostri, demoni, creature metamorfiche. Celebrato proprio per i paesaggi infernali dipinti, Breughel il Vecchio in questa versione fa sfoggio della sua fervida fantasia, priva di pretesti narrativi. Fra le opere di artisti italiani bisogna citare una «Natività» proveniente dalla collezione scozzese Campbell, una delle tavole della maturità di Bernardino Luini meglio preservate, dove è evidente l’influenza di Raffaello così come quella di Leonardo (1-1,5 milioni).
Non manca poi un capolavoro della scultura, ovvero il busto di Elena di Troia, raffigurata secondo una bellezza apollinea da Canova fra il 1816 e il 1817 (2,5-4 milioni). L’opera venne donata a Robert Stewart visconte di Castlereagh come ringraziamento per essersi adoperato nel rimpatrio di alcune opere d’arte in Italia dopo le guerre napoleoniche e viene messa in vendita per la prima volta.
Da segnalare infine il 6 luglio una sessione separata, dedicata alla dispersione di alcune opere provenienti dalla collezione di J.E. Safra con interessanti lavori dal XVI al XIX secolo proposti senza prezzo di riserva fra cui una «Veduta del Tevere, Roma», tempera di Gaspare Vanvitelli (150-250mila) e, sempre nell’ambito dei paesaggi, una selezione di quattro acquerelli di Turner con stime fra le 15mila e le 250mila sterline.

«Busto di Elena» di Antonio Canova, stima 2,5-4 milioni di sterline. Cortesia di Christie’s

«Sepoltura di Cristo» di El Greco, stima 6-8 milioni di sterline. Cortesia di Christie’s

«Ritratto di Monsignor Cristoforo Segni» di Diego Rodríguez de Silva y Velázquez e Pietro Martire Neri, stima 3,5-4,5 milioni di sterline. Cortesia di Sotheby’s

«San Sebastiano curato da due angeli» di Peter Paul Rubens, stima 4-6 milioni di sterline. Cortesia di Sotheby’s
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