Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliUn grande intervento urbanistico che collegherà l’intera area archeologica centrale della città, dai Fori, al Colosseo, al Celio, al Palatino, alle Terme di Caracalla, al Circo Massimo, fino al Campidoglio. Il primo classificato del concorso, indetto lo scorso ottobre da Roma Capitale-Sovrintendenza capitolina ai beni culturali, è lo studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori (già vincitore nel 2021 con altri studi di architettura del bando per la nuova pavimentazione del Colosseo, Ndr). Fra le 23 proposte pervenute, è stato scelto il progetto di Labics, chiamato a immaginare il grande anello pedonale che congiungerà via dei Fori Imperiali con i percorsi intorno al Colle Palatino, l’itinerario ciclo-pedonale di via di S. Gregorio, di via dei Cerchi, di via di S. Teodoro e i percorsi intorno al Colle Capitolino.
La Passeggiata sarà caratterizzata da nuovi spazi pedonali, aree verdi, balconate, percorsi sopraelevati e percorrenze ciclo-pedonali, con un costo stimato di 18.800.000 euro ed è il fulcro di un progetto ancora più ampio: la trasformazione del Centro Archeologico Monumentale di Roma (CArMe), che prevede un insieme di opere da portare a compimento nel triennio 2025-2027 con un investimento di 282 milioni di euro tra fondi Pnrr, Giubileo, statali e comunali.
La commissione giudicatrice, composta da cinque membri individuati da Roma Capitale, dal Ministero della Cultura e dall’Ordine degli architetti, presieduta dall’architetto portoghese Joao Luis Carrillho da Graça, ha così motivato la sua scelta: «La proposta appare molto efficace nel rendere chiaramente riconoscibili le relazioni trasversali che si instaurano fra via dei Fori Imperiali e le aree archeologiche dei diversi lotti attigui: la sistemazione architettonica e urbana delle pavimentazioni accoglie infatti le direttrici provenienti dai diversi sistemi urbani coinvolti e garantisce al contempo ampi spazi fruibili senza barriere da pedoni e ciclisti. La sede stradale è messa in evidenza da una scelta materica differenziata (in questo caso il sampietrino già esistente), garantendo peraltro il permanere di un segno rilevante nella successione temporale degli accadimenti storici dell’area. La commissione ritiene inoltre convincenti sia la soluzione proposta per la sistemazione della scarpata sottostante via Nicola Salvi, la quale risolve con un unico gesto architettonico le molteplici esigenze funzionali e paesaggistiche del particolare contesto esistente, sia il progetto del centro servizi su via del Tempio della Pace, con particolare riferimento alle proporzioni individuate per il loggiato esterno. L’utilizzo del legno per la pavimentazione risulta convincente soprattutto nella volontà di rimarcare un’evidente dicotomia tra caratteri reversibile e strutturale degli interventi; tuttavia, richiede una verifica sul piano della fattibilità».
Ora la graduatoria provvisoria sarà oggetto delle verifiche di legge, a seguito delle quali lo studio vincitore procederà con il perfezionamento del progetto di fattibilità tecnico-economica. I lavori, al termine di tutte le verifiche e procedure, dovrebbero iniziare entro il mese di settembre.
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