Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Tina Lepri
Leggi i suoi articoliVenezia. Se, come Coco Chanel sosteneva, i «Libri sono stati i miei migliori amici», la mostra «Culture Chanel: la donna che legge» alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia, dal 17 settembre all’8 gennaio, rivela altre passioni della stilista icona leggendaria del Novecento.
L’esposizione, organizzata dalla Fondation Chanel in collaborazione con Musei Civici di Venezia, curata da Jean Louis Froment con la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttrice dei MuVe, intende indagare il complesso universo della più celebre stilista francese, Gabrielle Bonheur Chanel: personaggio geniale ma misterioso, nonostante le tante biografie fantasiose scritte su di lei e nonostante i feroci pettegolezzi sulle sue presunte avventure sentimentali.
Tra i 350 pezzi esposti, soprattutto libri (Omero, Platone, Virgilio, Dante, Montaigne, Mallarmé, Cocteau) dalla biblioteca parigina di Mademoiselle nella sua casa al 31 di Rue Cambon. In mostra l’universo culturale della stilista che negli anni Venti ha trasformato le donne ancora «impigliate in costumi ottocenteschi» nelle donne moderne che tuttora vestono alla Chanel. Esposti alcuni dei suoi quadri preferiti, disegni, gioielli, le iscrizioni laccate d’oro dei raffinati pannelli cinesi stile Coromandel e, soprattutto, vera sorpresa della mostra, il cratere attico del V secolo a.C. con «L’enigma di Edipo e la Sfinge» arrivato dal Museo provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce: un omaggio di alto valore culturale e simbolico alla vita dell’artista.
Nelle sale di Ca’ Pesaro, anche le opere degli artisti e intellettuali amici della stilista, Pablo Picasso, Juan Gris, George Braque, Edouard Vuillard, Jean Cocteau, Pierre Bonnard, Marcel Duchamp, Francis Picabia. Interessante, inoltre, la sezione fotografica della mostra.
La donna divoratrice di libri («Benefico diluvio per la mia salvezza e la mia fantasia») è ricordata anche in quella straordinaria sera parigina del 29 maggio 1913. Coco era tra il pubblico del Théatre des Champs-Elysées alla prima de «La sagra della Primavera» di Stravinskij, con i balletti di Djagilev, musica che provocò una vera rivolta in sala e l’arrivo della polizia. Quella sera, la lettrice appassionata e instancabile disegnatrice di nuovi modelli per il corpo femminile, conobbe Stravinskij, e si innamorò dell’inventore del Novecento musicale.

Coco Chanel tra i suoi libri

Cratere attico del V secolo a.C. con L’enigma di Edipo e la Sfinge

Pannelli in lacca

Pannelli in lacca dalla casa di Coco Chanel

Coco Chanel in una foto di Douglas Kirkland
Altri articoli dell'autore
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria