Rica Cerbarano
Leggi i suoi articoliPer chi si occupa di immagini e da esse è affascinato, confrontarsi con l’impatto che i progressi delle tecnologie digitali stanno avendo sulla fotografia è una necessità impellente, oltre che inevitabile. Più nello specifico, ad esercitare una forte influenza (non solo in termini di estetica ma anche di narrazione) è uno dei medium più diffusi al giorno d’oggi: il videogame.
L’incontro tra questi due linguaggi, seppur sia un tema di assoluta contemporaneità, non è ancora stato adeguatamente trattato nel mondo della fotografia, eccezion fatta per alcuni esempi virtuosi, come le iniziative realizzate dalla Photographers Gallery di Londra e dal museo svizzero Fotomuseum Winterthur. Guardando all’Italia, non stupisce che nel nostro Paese l’argomento sia stato affrontato da un numero esiguo di realtà (vedi Metronom con il suo progetto «Generazione Critica») e artisti che esplorano la fotografia nelle sue forme più sperimentali (vale la pena citare la ricerca flaneuristica sul paesaggio videoludico di Francesco Jodice, la serie «West of Here» di Leonardo Magrelli e l’interesse dimostrato in più occasioni dal duo artistico The Cool Couple).
Nell’ottica di contribuire ad accrescere l’attenzione verso questa tematica, Il Giornale dell’Arte presenta «Nuove immagini: intersezioni tra fotografia e videogame», un package digitale che attraverso cinque contributi firmati da curatori, critici e intellettuali, esplora l’ibridazione tra i due linguaggi nelle sue varie declinazioni e possibilità: dalle fotografie scattate all’interno del mondo virtuale (la cosiddetta «in-game photography») fino agli effetti dell’immaginario videoludico sul modo di rappresentare la realtà.
Il package è stato presentato il 4 novembre nella Sala Turinetti delle Gallerie d’Italia. Sono intervenuti Matteo Bittanti, Gemma Fantacci e Claudio Musso moderati da Rica Cerbarano. Qui il video.
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«Nuove immagini: intersezioni tra fotografia e videogame» è il primo di una serie di package (ne verranno pubblicati due all’anno) che indagheranno le sperimentazioni in atto nel mondo della cultura visuale, con un’attenzione specifica all’emergere di nuove forme per l’immagine contemporanea.
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