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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliLe indagini di archeologia preventiva nei lavori per riqualificare piazza San Giustino a Chieti hanno portato alla luce una deliziosa testa di Venere in marmo, dai capelli ondulati. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Chieti e Pescara ritiene la scultura una possibile copia romana del I secolo d.C. dell’Afrodite accovacciata dello scultore ellenistico Doidalsas.
Sono emersi tra l’altro anche una muratura absidata, fondazioni di pilastri, un arco, cisterne. Per la soprintendente Rosaria Mencarelli i rilievi non hanno dato elementi per lasciare a vista quanto trovato.

La testa di Venere in marmo ritrovata a Chieti
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