Luccardini, Gaggero
Leggi i suoi articoliC’è in giro una competizione fra gli architetti, che vengono incaricati spesso con l’unico scopo di lasciare il segno. Noi trattiamo la cosa in tono bonario, come fosse un invito a visitare il manufatto trovato. Però poniamo interrogativi che facciano almeno riflettere. La cultura globale e la contemporaneità dell’informazione giocano i loro ruoli. In ogni città si tenta di avere un qualche manufatto dalla forma epocale: matitoni, biscioni, rasoi, schegge, apribottiglie, supposte, caciotte, prismi incubotici e incombenti. L’estetica e il bello sono categorie obsolete. L’etica è superatissima; conta solo l’utile e si misura in denaro. Il bello è confuso con lo stupefacente. Le soluzioni più ostiche rivelano comunque genio e inventiva. Però impressiona la supponenza di molti, l’assenza di responsabilità per le generazioni future e in fondo la superficialità culturale. Viviamo lo stato di fatto. Non c’è spazio per la riflessione, tantomeno per la contemplazione. Ci capitano delle cose e le subiamo, quindi anche le forme delle case e delle città. Non conta l’insieme e nemmeno l’intorno.
Dundee (Gran Bretagna), Victoria and Albert Museum (2017), Kengo Kuma
Kuma ha ricavato attorno alla scogliera degli specchi d'acqua poco profondi, capaci di legare comunque il museo al fiume e di farlo anche percepire come una nave pronta a salpare (il riferimento è ai cantieri navali di Dundee). Il volume del V&A nasce dalla fusione di due piramidi ribaltate e ritorte che si uniscono al livello più alto in modo da creare un paesaggio simile alle cavità generate dall'erosione delle acque. [«Abitare» n. 579]
Non si capisce come mai un museo debba sembrare una nave pronta a salpare; allora per fare una nave si dovrebbe farla sembrare un museo pronto a inaugurare una mostra? Senza contare che ci sono due piramidi ribaltate per creare un paesaggio generato dall’erosione delle acque. Come a dire che le navi erose dalle acque, in quanto erose, non sembrerebbero tanto pronte a salpare. Sembra che sia necessario evocare qualcos’altro, navi scogliere, paesaggio una sorta di fuga dalla realtà: eppure un museo è un museo. Oppure per esistere deve essere in qualche modo mascherato?
Nova Serrana (Brasile), Cappella (2016), Kruchin Arquitetura
I progettisti: Dovevamo sviluppare il piano generale di un condominio residenziale di alto livello a Nova Serrana, città della regione centro-occidentale del Brasile. Il committente statale ci ha chiesto di includere una cappella ecumenica nell'area comune. Più che uno spazio dedicato alle pratiche religiose, l'edificio, che è, allo stesso tempo, costruzione e scultura, suggerisce la riflessione, diventando uno spazio in cui gli abitanti vanno alla ricerca della tranquillità. Per modellare il tempio, è stato utilizzato essenzialmente il calcestruzzo, esplorando le possibilità del materiale che è formato come se la costruzione fosse composta da un unico piano. [archdaily.com]
Più che uno spazio dedicato alle pratiche religiose (ecumeniche) è uno spazio in cui gli abitanti vanno alla ricerca della tranquillità. Una specie di non-chiesa, insomma, una cappella che fa riflettere su cosa serve la cappella. Per la ricerca della tranquillità non vediamo niente di meglio che un’amaca sotto un albero all’ombra, magari con un libro a portata di mano.
San José del Cabo (Messico), Hotel Mar Adentro (2016), Miguel Ángel Aragonés
Il suo design attento stupisce con la sua maestosità architettonica: il complesso dispone di 198 camere di lusso. Ogni camera si ispira a uno squisito modello di minimalismo ma unisce comfort ed eleganza con la colorazione bianca che si combina magicamente con la luce del sole che c'é nella regione tutto l'anno. La rilassante vista sul mare è un vantaggio che offrono tutte le camere e gli appartamenti. Lo spazio suggerisce ai suoi visitatori il tempo per la tranquillità e la contemplazione. Ogni camera assomiglia a una sorta di scatola sospesa sugli specchi d'acqua che cercano di catturare la luce, in modo che ogni struttura dia l'illusione di galleggiare suggerendo che non c'è gravità di sorta. [lustermagazine.com]
In questa visione pseudo-metafisica della vacanza c'é una sottile perversione della contemplazione. Gli edifici galleggiano estatici sull'acqua che non è il mare, ma solo acqua bassa. Accanto però ci sono alberghi realistici che offrono grandi piscine contornate di palme e sabbia. L'oceano è infatti infestato da squali.
Siegerland (Germania), Chiesa sull'autostrada (2017), Schneider e Schumacher
Questa tipologia di edificio è di tendenza in Germania e cappelle simili crescono come funghi ai bordi delle autostrade dando ai viaggiatori speciali attrazioni lungo la strada e luoghi di riposo. Dice Schumacher: «I luoghi di rifornimento sono molto simili tra loro ma mancano posti per concentrarsi, rilassarsi in tranquillità. Questa cappella ha un intenso carattere iconico e un interno sorprendentemente tranquillo. Il guscio esterno presenta linee nitide e pulite e un colore bianco brillante per farlo risaltare da lontano. La forma dell'edificio è il tipico profilo della cappella lungo la strada che si incontra in tutto il Paese. Le due estremità appuntite sono ispirate alle guglie. L'automobilista vede all'orizzonte un profilo familiare a forma di cappella. L'ingresso è l'estensione di un attraversamento stradale e utilizza la sua lunghezza per incapsulare e isolare gradualmente dal suono esterno i visitatori. Le guglie funzionano come lucernari aggiungendo luce naturale all'interno». [designisthis.com]
Questa potrebbe essere la cappella di Batman se fosse dipinta di nero e, non avendo simboli religiosi, giustamente resterebbe misteriosa la sua fede. Semplicemente è uno spazio a disposizione per rilassarsi. Ma se le sue punte acuminate non impauriscono gli automobilisti, allora l'architettura compie davvero miracoli.
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