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Daria Berro
Leggi i suoi articoliIl 18 ottobre il Museo Villa Stuck di Monaco di Baviera riaprirà dopo un'ampia ristrutturazione. La «Künstlerhaus» sulla Prinzregentenstrasse fu progettata a fine Ottocento dal pittore, scultore, architetto e designer simbolista Franz von Stuck (1863-1928), come un’opera d'arte indipendente di gusto classico, con elementi di Art Nouveau e richiami allo stile antico. Nell’imponente edificio, costruito in due fasi, tra il 1897 e il 1915, tutti gli spazi dialogano tra loro, facendone un esempio unico di Gesamtkunstwerk, in cui si fondono vita, architettura, arte, musica e teatro. Danneggiata durante la Seconda guerra mondiale, poi donata da Hans-Joachim Zier alla città di Monaco che ne cura oggi la gestione (con lo status di fondazione della capitale bavarese), dal 1992 Villa Stuck è un luogo di incontro con l’arte dal XIX al XXI secolo. Oltre a conservare un’importante collezione di opere di Stuck ospita mostre internazionali di arte moderna e contemporanea.
I lavori, durati un anno e mezzo e del costo di 13,5 milioni di euro, hanno interessato l’adeguamento dell’impiantistica dell'edificio agli standard internazionali per la protezione delle opere d’arte. Sono stati rinnovati i sistemi di climatizzazione e di allarme e le attrezzature antincendio sono state adeguate alle norme più recenti. A questi si sono aggiunti il restauro delle facciate, il rinnovamento delle sale storiche con nuovi arredi e il riallestimento delle opere, anche con nuove acquisizioni. Le facciate della villa dell’artista (1897-98) e del Nuovo Atelier (1914-15) sono state ricostruite secondo il modello storico. L'intera scultura architettonica colorata ha riacquistato luminosità. All’interno, uno degli interventi più scenografici riguarda i saloni dedicati alla musica e ai ricevimenti; i due ambienti, attigui, sono caratterizzati da sontuosi elementi decorativi, tra cui pavimenti elaborati e dipinti murali ispirati a Pompei realizzati da Stuck. Il restauro degli arredi nei due saloni e l'aggiunta di nuove tende di seta color vermiglio, che fungono da divisorio e si abbinano a diversi altri elementi dei saloni, ha reso l'effetto complessivo più luminoso e scenografico.
Ripensato anche l'allestimento dei dipinti di Stuck, ora ampliato e arricchito da opere rare o mai viste prima del primo periodo dell'artista, come «Caccia fantastica» (ante 1890) e «La visione di Sant’Uberto» (1890). Una novità è il «Ritratto di una donna di Magonza» (1914) donato di recente al museo. L’opera è ancora nella cornice originale disegnata dall'artista, caratterizzata da un rilievo a spirale.
Ulteriori lavori, come il restauro delle sculture del giardino, il nuovo ingresso sulla Ismaninger Straße che consentirà in futuro di accedere al museo senza barriere architettoniche attraverso l’ampliato Giardino artistico, che combina modelli pompeiani con opere d’arte dell’800, la riprogettazione dell’atrio del museo e l'apertura del ristorante, saranno effettuati fino alla primavera del 2026 nell'ambito della seconda fase di costruzione.
Una riapertura «contemporanea» e una mostra a Munich Highlights
Il Museo Villa Stuck, sin dalla sua istituzione, ha lo scopo di presentare i molteplici talenti di Stuck e di allestire mostre speciali, anche di artisti contemporanei. E infatti la Villa riapre con due nuove mostre speciali di Pop art, Performance art e pittura: «Utopia. Chicks on Speed» (fino all’1 marzo 2026) è un viaggio attraverso il passato e il futuro del collettivo artistico di fama internazionale fondato presso l'Accademia d'Arte di Monaco di Baviera 30 anni fa e che combina arte, musica, performance, moda e attivismo. «Louise Giovanelli. A Song of Ascents» (fino al 15 marzo 2026) offre uno sguardo sul lavoro di una figura di spicco della giovane pittura britannica (Giovanelli è nata a Manchester nel 1993), i cui ipnotici dipinti sembrano irradiare luce.
Altrove in città, il Museo Villa Stuck espone sé stesso, presentando, in collaborazione con la 16a edizione della fiera d'arte Munich Highlights una scelta di opere delle sue collezioni nelle sale dei bronzi della Residenz di Monaco. Sono esposti i disegni di grande formato di Stuck per i rilievi delle facciate del Nuovo Atelier (1914-15), le «Allegorie dei quattro elementi: fuoco, acqua, terra e aria» e «Il giudizio di Paride» (1923), bozzetto in rilievo tratto dall'opera tarda dell'artista.
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