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Esterno del Colosseo (fotografia tratta da Wikipedia)

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Esterno del Colosseo (fotografia tratta da Wikipedia)

Il Colosseo ora gestisce sé stesso

Dall’1 maggio passa da un concessionario a un prestatore di servizi: una rivoluzione. La direttrice Alfonsina Russo illustra tutte le novità, tra le quali il nuovo sistema di bigliettazione e un’app

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Arianna Antoniutti

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Il mese di maggio, per il Parco Archeologico del Colosseo (PArCo), segnerà una svolta e una rivoluzione. Il Parco, che oltre all’Anfiteatro Flavio comprende i siti archeologici del Palatino, del Foro Romano e della Domus Aurea, diverrà infatti, per quanto riguarda biglietteria e servizi aggiuntivi, il gestore di sé stesso. 

Il Colosseo è il monumento più visitato d’Italia, irresistibile meta del turismo nazionale e internazionale, con i suoi oltre 12 milioni di biglietti venduti nel 2023, grazie a un incremento record di +24% rispetto al 2022. Numeri complessi da amministrare, che sinora hanno visto un sistema di concessione dal 1996 gestito da CoopCulture, dal 2001 in regime di proroga (cfr. n. 441, lug.-ago. ’23, p. 24). In seguito all’aggiudicazione da parte di Cns, nell’aprile dello scorso anno, della gara pubblicata e bandita da Consip (cfr. n. 436, feb. ’23, p. 3), si passerà da un concessionario a un prestatore di servizi. Quali cambiamenti avverranno, con questo passaggio, per il Parco Archeologico diretto da Alfonsina Russo? Innanzitutto la nuova veste giuridica comporterà, per Cns (consorzio bolognese di cooperative specializzato nella fornitura di servizi), una retribuzione sul servizio effettivamente realizzato, senza aggi sui biglietti. In questo modo aumenteranno gli introiti, non solo per il PArCo ma per l’intero sistema museale nazionale. 

Spiega la direttrice: «Dopo 27 anni il regime di concessione sarà sostituito da un appalto di servizi. Affidato con gara Consip al raggruppamento temporaneo d’impresa Cns-Midaticket, il servizio sarà retribuito per l’attività lavorativa effettivamente svolta, e le società opereranno seguendo precise disposizioni fornite direttamente dal Parco archeologico del Colosseo. Il nuovo servizio permetterà, da parte del Parco, un controllo puntuale e autonomo dell’operato dell’appaltatore, con una gestione più efficace. Per il Colosseo la gestione di tutte le attività sarà ispirata ancor di più ai principi generali dell’azione amministrativa: imparzialità, poiché tutti gli stakeholders avranno le stesse opportunità; trasparenza, in quanto tutti i procedimenti saranno chiari e accessibili; pubblicità, di atti e documenti; efficacia, a garanzia di soddisfazione dell’interesse perseguito dalla pubblica amministrazione; e economicità poiché la nuova forma di gestione garantirà un aumento degli introiti per lo Stato. Per i visitatori, gli strumenti messi in campo dalla nuova gestione consentiranno un maggiore contrasto al fenomeno del “secondary ticketing” (rivendita non autorizzata di biglietti acquistati dai canali primari ufficiali, Ndr), con conseguenti ricadute sulla maggiore disponibilità dei titoli d’accesso e sul prezzo finale del biglietto che non sarà maggiorato». 

Per quanto riguarda i servizi aggiuntivi, precisa Russo, «saranno internalizzati dal Parco, che si avvarrà del supporto di Ales, società in house del Ministero della Cultura. In particolare saranno garantite attività didattiche, visite guidate, anche in lingua straniera, laboratori e attività educative rivolte a pubblici speciali, scuole e famiglie. Sarà inoltre realizzata un’app, scaricabile gratuitamente, georeferenziata e di facile utilizzo, per la visita dell’area archeologica, in sostituzione delle audioguide. A garanzia dei livelli occupazionali, una parte del personale afferente al concessionario uscente sarà assunta, con clausola sociale, dal nuovo appaltatore. Saranno inoltre assunte nuove unità sempre attraverso Ales». Per garantire facilità e rapidità di accesso, saranno potenziati i canali di vendita, sia tramite call center, sia sul posto, con sistemi smart, quali la presenza di operatori dotati di tablet per l’acquisto istantaneo dei biglietti, ma anche di macchine automatizzate di vendita. «All’insegna della trasparenza e dell’efficienza, aggiunge Russo, saranno infine posizionati schermi led nella piazza del Colosseo con informazioni in tempo reale sulla disponibilità dei biglietti, il tempo di attesa e il costo ufficiale al pubblico dei titoli di accesso».

Il tema del numero e delle modalità degli accessi al Colosseo non è di secondaria importanza perché, spiega ancora la direttrice Russo, «il Colosseo è uno tra i principali siti sensibili italiani sotto il profilo della sicurezza nazionale (come piazza San Pietro e i Musei Vaticani) e, di conseguenza, il suo accesso deve essere preceduto da un minuzioso controllo di sicurezza per evitare l’introduzione di armi e altri dispositivi atti ad offendere. L’accesso al pubblico è necessariamente contingentato dal piano di sicurezza che, in base alle possibili vie di fuga, prevedeva sino a poco tempo fa la presenza contemporanea, all’interno del monumento, di 3mila visitatori ogni ora; limite che di recente, in seguito a interventi di adeguamento delle vie di esodo, è stato incrementato sino ad arrivare a 3.200». Il nuovo sistema di ticketing entrerà in funzione l’1 maggio. Cns e Midaticket utilizzeranno un software di biglietteria studiato appositamente per musei e mostre temporanee, già testato a Torino al Museo Egizio e al Museo Nazionale del Cinema, a Venaria Reale, nel Duomo di Milano e nel Museo Cappella Sansevero a Napoli.

Alfonsina Russo

Corsale (Cns): «Iniziamo da biglietti friendly»

«Esserci aggiudicati la gara per la gestione della biglietteria del PArCo, dice Italo Corsale (Napoli, 1972), direttore generale del Consorzio nazionale servizi (Cns), è stato come vincere una medaglia olimpica: una gioia e, al tempo stesso, una responsabilità. È innegabilmente una sfida che offrirà al nostro consorzio grande visibilità. Il Cns ha una lunga storia. Era nato nel 1977 come consorzio di cooperative e conta attualmente 174 imprese socie. Possediamo nel nostro Dna l’attitudine alla valorizzazione e alla salvaguardia del lavoro, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla valenza sociale di ogni attività. Il settore della cultura, per quanto complesso da gestire, è uno di quei campi che, per come lo vediamo e viviamo, ha un forte impatto sociale».

Qual è la vostra offerta in ambito museale e che tipo di servizio metterete in campo per il PArCo?
«Il nostro obiettivo, come Cns, è dare priorità all’esperienza culturale, offrendo al pubblico una fruizione dei siti che sia la più completa possibile. Nel settore museale garantiamo servizi a 360 gradi: dall’accoglienza alla vigilanza, passando per le guide e l’assistenza didattica. Siamo già presenti nella Reggia di Venaria, al Galata Museo del Mare di Genova, nei Musei Civici di Venezia e di Brescia. Nel caso del PArCo, il primo passo è stato rendere semplice l’acquisto del biglietto online, attraverso una biglietteria “user friendly”, perfettamente integrata nel portale del PArCo stesso. Abbiamo creato un sistema per il monitoraggio in tempo reale delle vendite online e in loco, introducendo strumenti informatici per contrastare il fenomeno del “secondary ticketing”. Stiamo utilizzando, assieme al nostro partner Midaticket, un software già rodato, in grado di controllare volumi significativi. Tutto questo con l’aiuto e il supporto del personale già in servizio, che abbiamo assorbito e che ci ha aiutato anche a identificare le problematiche precedenti e a proporre soluzioni preventive. Amministrare al meglio i grandi numeri del Colosseo non potrà che creare, in un circolo virtuoso, ulteriore crescita. Ripeto, l’impegno è grande e sarà per Cns il volano per future sfide. Del resto, una volta che si riesce a gestire bene il Colosseo, si può fare tutto».

Italo Corsale

Arianna Antoniutti, 30 aprile 2024 | © Riproduzione riservata

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