Melanie Gerlis
Leggi i suoi articoliIl 28 febbraio a Londra, nell’asta serale di arte impressionista e moderna, Sotheby’s offrirà un dipinto del 1937 di Pablo Picasso, «Femme au béret et à la robe quadrillée (Marie-Thérèse Walter)». Stimato 36,5 milioni di sterline, con tutta probabilità il dipinto costituirà il lotto di punta della serata.
Raffigurando la donna che l’artista chiamava la sua «musa dorata», il dipinto rimanda a un momento cruciale nella vita sentimentale di Picasso. Nella scena è molto presente la successiva amante dell’artista, Dora Maar, conosciuta nel 1935. Thomas Bompard, responsabile delle vendite serali di Sotheby’s di arte impressionista e moderna a Londra, fa notare la convergenza di due stili, la resa più morbida e celebrativa del periodo Marie-Thérèse di Picasso che lascia spazio alle più angosciate forme cubiste della politicamente impegnata Dora Maar. «Seguiva due ispirazioni», osserva Bompard. In quel periodo sull’opera di Picasso avevano impatto anche gli eventi esterni. Il suo monumentale «Guernica» era stato completato appena cinque mesi prima del dipinto di Sotheby’s.
A maggio 2015 «Buste de femme (Femme à la résille)», un ritratto di Dora Maar dipinto nel gennaio del 1938, è stato aggiudicato da Christie’s a New York per 67,4 milioni di dollari (diritti compresi). «Femme au béret et à la robe quadrillée» non è mai stato sul mercato. Dopo la morte di Picasso, nel 1973, è passato direttamente dalle proprietà dell’artista alla collezione privata che ora lo vende coperto da garanzia. Sotheby’s ha esposto l’opera a Hong Kong dal 30 gennaio al 2 febbraio e a Taipei il 6 e 7 febbraio. «I collezionisti asiatici sono a caccia di capolavori e della potenza dell’arte reale, rileva Bompard. Questo dipinto riassume tutte queste aspirazioni».
La vendita equivalente dell’anno scorso aveva totalizzato 195 milioni di sterline, un record per le aste londinesi, trainate dal «Bauerngarten» di Gustav Klimt (1907), venduto per 48 milioni di sterline.
Altri articoli dell'autore
Un acquarello raffigurante la Laguna di Venezia, fatto esaminare da un cliente al servizio di valutazioni digitale di Christie’s, andrà in asta il 4 febbraio a New York con una stima compresa tra 300 e 500mila dollari
Mentre gli acquirenti di lungo corso frequentano meno kermesse, la crescita del numero di visitatori è dovuta a persone meno propense all’acquisto
Meno di un anno fa, la casa d’aste aveva ridotto i diritti sul compratore e cercato di introdurre una commissione forfettaria sul venditore del 10% ma la proposta non ha riscontrato molto gradimento
Economie in stallo e aumento dell’inflazione fanno pensare verosimilmente a ripercussioni nel settore, nonostante i discorsi ottimistici sentiti all’ultima Art Basel, secondo l’analista Melanie Gerlis