Tina Lepri
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Il Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA), museo statale dotato di autonomia speciale, espone una selezione dei tanti capolavori che, fino al terremoto del 2009, erano in mostra a L’Aquila nel grandioso Forte Spagnolo, il cinquecentesco castello ancora in restauro. Per il ridotto museo attuale sono state scelte soprattutto opere d’arte che testimoniano identità e storia dell’Abruzzo: in mostra circa 60 reperti preistorici e romani scavati ad Amiternum, 140 dipinti medievali, statue (molte in legno e terracotta colorata), opere del Rinascimento abruzzese con una sezione dedicata a dipinti e sculture di Saturnino Gatti (1463-1518), protagonista dell’arte locale. Nell’ultima sala, riservata al secondo ’800, spicca un’opera di F.P. Michetti. In attesa della riapertura di tutto il castello, prevista a fine anno, visite estive straordinarie consentono di ammirare, in una sala restaurata, il famoso scheletro fossile di un gigantesco mammuth.
Visitatori nel 2023: 57mila. Visita: 12 maggio 2024. Voto medio: 6,7
La sede
voto: 9
L’attuale museo è di fronte alla famosa Fontana delle 99 cannelle, eretta nel 1272 a pochi anni dalla seconda fondazione della città, come riporta una lapide. Occupa otto grandi sale dell’ex mattatoio de L’Aquila già in disuso da molti anni. Trasformato e riallestito dopo lunghi lavori e una speciale attenzione alla sicurezza, è stato inaugurato nel 2015. Le tante sculture, quasi tutte recuperate dopo attento restauro, sono collocate su speciali piattaforme antisismiche in metallo. Sedie comode anche per guardare i video sui monitor. Perfette pulizia e manutenzione.
L’accesso
voto: 8
La sala della biglietteria, con accanto un guardaroba aperto e molto spaziosa, è usata anche per mostre temporanee come quella dedicata alle sculture donate da Emilio Greco, riportate poi nel castello. Ottimo il dépliant bilingue sul museo. Biglietto intero 7 euro, acquistabile anche via internet (vale anche per le visite ai pochi settori già aperti nel castello). Info 0862 28420.
I sistemi informatici
voto: 5
Il Qr code c’è solo in due sale; niente audioguide. Tre video lungo il percorso: uno sulla storia della città e un altro, breve, sulla Basilica di Collemaggio, con audio spento e senza sottotitoli. Chiaro, utile, illustrato il sito web museonazionaledabruzzo.cultura.gov.it.
La visibilità
voto: 10
Le opere scelte sono esposte per sezioni, in ordine cronologico dall’antichità all’Ottocento. Riuniti qui molti dei capolavori abruzzesi prima al castello: statue in legno o in terracotta e dipinti di varie epoche. Alcune didascalie anche in inglese, lingua non presente nei testi dei pannelli didattici.
L’illuminazione
voto: 7
Buona, ma non in tutte le sale. La luce è sempre artificiale e viene da lampade e fari fissati su binari al soffitto. Alcuni fari colpiscono direttamente i quadri creando stridenti riflessi, come sulle due grandi tele di Mattia Preti con il martirio di Giobbe e san Bartolomeo.
Custodi e sicurezza
voto: 7
Non ci sono controlli all’ingresso, ma è in funzione la videosorveglianza. Molti i custodi con divisa e badge presenti in tutte le sale, ma pochi capaci di informare i visitatori sulle opere esposte.
La toilette
voto: 9
Una al piano terra, anche per disabili, l’altra al piano superiore, entrambe recenti e pulite. No fasciatoio.
Il bookshop
voto: 0
Non esiste, poiché il museo allestito nell’ex mattatoio funzionerà solo finché non sarà restaurato e riallestito il maestoso castello della città. Esiste un catalogo generale che però descrive l’intero museo prima del sisma del 2009. È in vendita al castello e in una libreria de l’Aquila. È in preparazione una guida breve.
L’ascensore
voto: N.D.
Non c’è e non serve. Tutto il museo è al piano terra, e il percorso non presenta un solo gradino.
La caffetteria
voto: 6
Niente locale con cucina. C’è però una nuovissima macchina distributrice di bevande e snack.
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