Tina Lepri
Leggi i suoi articoliIl Museo Nazionale degli Strumenti Musicali espone esemplari preziosi di ogni epoca ed è la più completa raccolta di strumenti visibile in Italia. Aperto a Roma nel 1974 accanto alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, il museo occupa i tre piani di un grande edificio. Di fronte all’ingresso si apre una vasta area archeologica di epoca romana, che comprende anche i resti dell’Anfiteatro Castrense e della residenza dell’imperatore Costantino.
La straordinaria raccolta di strumenti musicali è frutto della passione di un famoso cantante di fine Ottocento, Evan Gorga (Gennaro Evangelista Gorga, 1865-1957). Dopo una breve carriera di tenore, Gorga ha dedicato la vita all’acquisto di reperti antichi di vario genere, soprattutto strumenti musicali da lui poi lasciati allo Stato, che ha proseguito nella raccolta di oggetti: oggi sono più di 3mila, 840 dei quali esposti nelle sale. Tra tanti strumenti rari si ammirano quelli dei più celebri creatori di violini, arpe, clavicembali, chitarre, dei primi pianoforti e di una straordinaria varietà di strumenti a fiato. Il museo dovrebbe presto entrare a far parte del Museo delle Civiltà.
Visitatori nel 2023: 19.002. Visita: 9 luglio 2024. Voto medio: 7,2
La sede
voto: 9
Caserma al tempo della Prima guerra mondiale, oggi la cosiddetta Palazzina Samoggia è un edificio di proprietà statale. Colpita dai bombardamenti della seconda guerra e poi restaurata, negli anni ’60 è servita da deposito per le collezioni del tenore Evan Gorga e nel ’74 è diventata Museo degli Strumenti Musicali. L’edificio è stato ristrutturato ma lavori e migliorie sono tuttora in corso. In funzione un valido sistema di controllo del clima. Un auditorium al pianoterra propone un fitto programma di concerti. Tutto accessibile ai disabili.
L’accesso
voto: 7
Ingresso con spazi ridotti. Niente guardaroba, nessun dépliant disponibile. Aperto 9.30-19.30 da martedì a domenica (chiuso lunedì): biglietto intero 6 euro. Efficiente il servizio di guide esperte a pagamento. Il museo fa parte del circuito Roma Pass con biglietto valido da 48 a 72 ore che comprende anche i trasporti pubblici. Info 06.7014796.
I sistemi informatici
voto: 6
Niente Qr code né audioguide. In quasi ogni sala è però acceso un monitor dal quale si possono ascoltare suono e musica degli strumenti lì esposti, per dare così voce ad antichi e moderni strumenti e farne comprendere al pubblico l’uso e le caratteristiche.
La visibilità
voto: 9
Il percorso, organizzato anche per i disabili, è diviso secondo l’epoca, la data e le funzioni di ogni dispositivo esposto. In ogni sala un pannello didattico, sempre anche in inglese, racconta la storia degli strumenti in mostra, a volte anche soltanto di un solo pezzo. Ad esempio il fortepiano di Bartolomeo Cristofori del 1688 o il violino «il Portoghese» di Andrea Amati del 1570 circa, uno dei più preziosi al mondo, sequestrato dal Nucleo dei Carabinieri ed esposto al museo dal 2021, e la splendida «arpa Barberini» del 1633.
L’illuminazione
voto: 10
Sempre molto precisa, con fari diretti sugli strumenti musicali che ne evidenziano ogni particolare.
Custodi e sicurezza
voto: 8
Nessun controllo all’ingresso. Custodi ben informati ma poco visibili nelle sale. Videosorveglianza attiva ovunque.
La toilette
voto: 10
Ampie, pulite e disponibili a ogni piano. Quella per i disabili è solo al pianoterra. Manca il fasciatoio.
Il bookshop
voto: 0
Non c’è affatto e la biglietteria non vende nulla; mancano anche un catalogo del museo, una guida breve e ogni genere di gadget. Tutto il museo è in attesa di nuovi servizi.
L’ascensore
voto: 7
È in corso di installazione un nuovo ascensore. È però disponibile a richiesta un montacarichi, provvisorio ma ampio.
La caffetteria
voto: 6
Non esiste alcuna caffetteria. C’è una fornita macchina automatica con bevande e snack. Non mancano bar e posti di ristoro nei dintorni.
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