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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoli«Creare il passato del futuro», con questo slogan il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha presentato stamattina, presso la sala Spadolini del MiC, al Collegio romano, l’iniziativa «Capitale italiana dell’Arte contemporanea». Accanto alla Capitale del Libro e alla Capitale della Cultura, nascerà quindi anche una città che, per un intero anno, il 2026, sarà il centro italiano delle arti dei nostri giorni. Le città, i comuni singoli o le aggregazioni di comuni, che desiderano candidarsi al titolo potranno presentare una candidatura con allegato un dossier progettuale entro e non oltre il 30 giugno 2024 https://creativitacontemporanea.cultura.gov.it/ciac-2026/
Entro il mese di settembre saranno selezioni i cinque progetti finalisti e, fra di essi, sarà proclamata la città vincitrice, che riceverà la somma di 1 milione di euro. La prima tranche di 500mila euro sarà subito erogata, entro il mese di dicembre, la seconda lo sarà nel primo semestre del 2025. «Tale tempestività, ha detto il Direttore generale creatività contemporanea del MiC, Angelo Piero Cappello, consentirà di mettere in piedi e sviluppare il progetto vincitore nell’arco del 2026». «L’iniziativa che annunciamo oggi è una sfida, ha aggiunto il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, l’arte di oggi rappresenta le radici del nostro futuro».
«Il focus dei progetti, ha precisato Sangiuliano, sarà ovviamente l’arte, ma intorno ad essa, sarà possibile articolare altre espressioni artistiche, come musica, danza e cinema. Abbiamo portato avanti, con convinzione, iniziative dei nostri predecessori, come la Capitale del Libro e la Capitale della Cultura, abbiamo ampliato il numero dei musei autonomi. Ora abbiamo voluto creare qualcosa che rispecchiasse la nostra visione: un’iniziativa in grado di accendere i riflettori su tante città medio-piccole che hanno spazi da riqualificare e molto da esprimere. È un’iniziativa che si svilupperà grazie alla partecipazione dei cittadini, soprattutto dei .giovani. Dobbiamo creare il passato del futuro, come Ministero portiamo avanti la grandezza del nostro passato, ma dobbiamo porci anche l’obiettivo di guardare avanti».
In chiusura di conferenza stampa, il Ministro ha espresso soddisfazione per la sentenza odierna dalla Corte europea di Strasburgo relativa alla statua dell’Atleta di Fano. «I giudici sono stati chiari al riguardo della proprietà della statua dell’Atleta vittorioso, ritrovata nelle acque vicine alla costa marchigiana e poi trafugata all’estero. Proseguiremo con rinnovata determinazione la nostra azione per riaverla presto in Italia». La scultura, attribuita allo scultore Lisippo, fu rinvenuta nel 1964 da pescatori nelle acque del mar Adriatico. Fu in seguito trafugata all’estero e dal 1978 è esposta nel museo Getty Villa di Malibu. A seguito della sentenza, il Governo italiano riavvierà i contatti con le autorità statunitensi per l’assistenza nell’attuazione del provvedimento di confisca.
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