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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliInaugura oggi la Stazione della Metropolitana Monte Sant’Angelo di Napoli, progettata da Anish Kapoor (Bombay, 1954) e commissionata all’artista anglo-indiano nel 2003. In attesa dell’apertura al pubblico, che dovrebbe avvenire per metà ottobre, si conclude una vicenda durata oltre venti anni, cadenzata da attese e da lavori. Stamattina, alla presenza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, del presidente dell’Eav Umberto De Gregorio, del rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito e di altre cariche istituzionali, il primo treno (linea 7) attraverserà i binari di una stazione che, oltre a servire un’area fortemente interessata dalla presenza degli studenti (campus di Monte Sant’Angelo della Federico II), fa anche parte di un più ampio progetto di rigenerazione urbana e culturale del quartiere Traiano, nella zona est della città.
Alcuni elementi ricorrenti nel lavoro di Kapoor confluiscono in queste nuove forme, già terminate nel 2022: l’oggetto mitologico, il corpo e il vuoto. L’artista, quindi, ha piegato le esigenze funzionali all’occasione per evocare suggestioni e riflettere sul rapporto tra corpo, spazio e paesaggio urbano. «Nella città del Vesuvio e della porta mitica all’Inferno di Dante ho trovato importante cercare di confrontarmi con ciò che significa davvero scendere sottoterra», ha infatti dichiarato.
Realizzato in acciaio corten, l'ingresso universitario, fortemente aggettante, accompagna con una superficie ruvida e ossidata verso una discesa sotterranea, negli inferi; mentre quello di Traiano presenta un’apertura liscia e levigata in acciaio, pensata come rovescio percettivo dell’altro ingresso. I due ingressi/uscite, parte integrante del paesaggio, assumono la forma di evocativi varchi, fenditure nel terreno, oggetti-soglia, in cui scultura e architettura determinano un unico organismo corporeo.
Le forme organiche ed evocative di Kapoor già sorpresero e incuriosirono i napoletani quando nel 2000 la sua opera «Taratantarala» venne installata temporaneamente in piazza del Plebiscito.

I due ingressi/uscite, parte integrante del paesaggio, assumono la forma di evocativi varchi, fenditure nel terreno, oggetti-soglia

I due ingressi/uscite, parte integrante del paesaggio, assumono la forma di evocativi varchi, fenditure nel terreno, oggetti-soglia
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