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Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliPontendera (Pisa). Si articola tra il Palp-Palazzo Pretorio Pontedera, il nuovo spazio espositivo cittadino allestito nel palazzo trecentesco restaurato, e il Museo Piaggio la mostra «Tutti in moto. Il mito della velocità in cento anni di arte» aperta dal 9 dicembre al 18 aprile 2017, dedicata a un tema connesso all’anima della città, legata alla produzione di elicotteri, aerei, fino alla mitica «Vespa» Piaggio, che quest’anno compie settant’anni.
I curatori Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci, rispondendo all’esigenza di coinvolgere un largo pubblico, hanno declinato quel tema in maniera vivace, riunendo opere che mostrano l’interesse degli artisti per ogni mezzo di trasporto, a partire dal cavallo nell’Italia ancora agreste, con Fattori, Boldini, Boccioni, ma anche con l’arcaismo di Marino Marini, per passare a quella di treni, navi, auto, moto, aerei. Da Boccioni a Carrà, da Viani a Cambellotti, da Thayat a Sironi, da Marinetti a Munari ecc., il percorso rileva gli intrecci con la realtà socio politica di un’Italia in profondo mutamento.
Il mezzo «veloce», prima si presenta come un mostro che intimorisce, poi, invece, quale mezzo identitario nella collettività, che facilita gli scambi. Importante la sezione dedicata all’aeropittura, con circa cinquanta opere di circa trenta autori, tutte di grande formato, che documentano lo sviluppo, seppur tardivo rispetto alle origini del movimento futurista, di una corrente tutta dedicata al potere delle macchine. Vera e propria «mostra nella mostra», è la sezione(visibile al Museo Piaggio) a cura di Giovanni Lista, «Fotografia e velocità», incentrata sull’approccio dei Futuristi al dinamismo, all’aerodinamismo e alla velocità come mito della modernità stessa.
Per la mostra la Fondazione per la Cultura Pontedera si è avvalsa della collaborazione di numerosi partner. Catalogo Bandecchi & Vivaldi.

Mario Sironi, «Uomo nuovo», 1918 ca

Tato (Guglielmo Sansoni), «Sorvolando in spirale il Colosseo (Spiralata)», 1930
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