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Umanità sociopatica

Olga Scotto di Vettimo

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«Default» è il titolo della personale di Aniello Barone visibile fino al 31 dicembre nello Spazio Nea di Napoli, galleria d’arte contemporanea, caffè letterario, libreria, casa editrice e cocktail bar fondato nel 2012 da Luigi Solito. 

Laureato in Sociologia con una tesi sul degrado ambientale, Aniello Barone ha avviato nel 1995 una ricerca fotografica incentrata sul rapporto uomo-ambiente, proponendo un’indagine sull’area metropolitana sviluppata attraverso la duplice attenzione al paesaggio e all’antropologia urbana. Allusiva e metaforica, la fotografia di Barone rifiuta l’elemento narrativo e didascalico come attesta, tra l’altro, il ciclo «Paesaggi» realizzato tra il 2007 e il 2011 con la macchina panoramica e presentato alla Nea in occasione di una personale nel 2013. Il tema della crisi, che in quella serie di fotografie veniva analizzata attraverso la lente del rapporto tra uomo e paesaggio contemporaneo, è affrontato anche nella nuova mostra, in cui l’artista sviluppa un approfondimento sui cambiamenti antropologici della contemporaneità. 

Dopo un processo di anestetizzazione e simulazione del reale, la società si trova infatti ad affrontare una crisi di valori e la perdita di modelli e paradigmi di riferimento: «E in questa mutazione antropologica si assiste all’estinzione dell’inconscio… Da qui la scelta di utilizzare la parola “default” intesa come perdita di fiducia, vuoto… i bunker vogliono rappresentare appunto tutto questo…», afferma l’artista napoletano che sceglie di fotografare bunker (soggetto di cinque fotografie di grande formato) perché allusivi della sociopatia che affligge l’umanità. 

Barone per formazione culturale assume la fotografia come strumento di indagine speculativa e di verifica sul campo, operando una cesura rispetto alla tradizionale concezione di fotografia antropologica che viene da lui attualizzata e trasformata in opportunità di ricerca estetica e di riflessione concettuale. 

Lo Spazio Nea ha all’attivo collaborazioni con le principali istituzioni cittadine come Madre, Pan e Accademia di Belle Arti, ha organizzato eventi musicali e mostre personali e collettive con opere di artisti quali Paolo Grassino, Gino De Dominicis, Gilbert & George, Urs Lüthi, Yue Minjun e molti altri.

Olga Scotto di Vettimo, 14 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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