Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Tina Lepri
Leggi i suoi articoliVenezia. Lo studio dell’architetto Santiago Calatrava, autore del Ponte della Costituzione che attraversa il Canal Grande a Venezia, è responsabile di gravi errori progettuali per «Scarsa conoscenza degli elementi fondamentali della laguna». Dovrà pagare parte dei danni causati per le tante riparazioni e modifiche alla struttura, tra le quali l’adeguamento alle esigenze dei disabili.
Nella tormentata vicenda del ponte, secondo la sentenza della magistrata Manuela Farini nessuno è innocente, né la ditta che ha eseguito i lavori, l’impresa Cignoni di Rovigo, né il Comune di Venezia, non essendo stati in grado di valutare tutti i pericoli di lavori delicati in un tessuto fragile come quello della laguna. Dovranno dividersi l’onere dei danni.
È l’ultima sentenza in una serie di processi incrociati e di richieste di risarcimenti milionari che coinvolgono ancora studio Calatrava (che aveva donato a Venezia il progetto del ponte), ditta appaltatrice e Comune.
Nel marzo 2015 la Corte dei Conti aveva già assolto Calatrava dall’accusa di danno erariale mossa dal Comune che gli chiedeva danni per quasi 4 milioni di euro.
Sulla vicenda interviene lo studio architettura Santiago Calatrava. Afferma che quella del Tribunale di Venezia non è sentenza definitiva e che comunque lo studio Calatrava deve pagare soltanto la somma minima di 11.813,79 euro «di gran lunga inferiore rispetto a quella domandata dalla Società Cignoni nel giudizio». Lo studio «tiene a precisare che la Corte dei Conti ha già precedentemente affermato il corretto funzionamento e l’adeguatezza del progetto del ponte».
Articoli correlati:
Venezia, il Ponte dell'Accademia mette gli occhiali
Venezia chiede i danni a Calatrava per il ponte sul Canal Grande
Venezia, i calcoli sbagliati del ponte di Calatrava
Venezia, Calatrava scivola sul ponte della Costituzione

Il ponte veneziano progettato dallo studio di Santiago Calatrava
Altri articoli dell'autore
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria