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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliContamina fotografia, videoarte e installazione con tecniche tradizionali come l’incisione e lo strappo d’affresco. Le sue opere sono «ibridi» che documentano la relazione dell’uomo con lo spazio e con il tempo. Al centro di ogni lavoro vi sono l’infinito, la luce e l’esplorazione di sé e del mondo. In «Fosun» (2019), per esempio, una donna vaga nel buio accompagnata dalla sua ombra, seguendo un’aggrovigliata traiettoria scalfita sul pavimento.
«Octilion», invece, è una serie di superfici monocromatiche in silicone, pittura e rete metallica. Sembrano porzioni di muri intonacati corrosi dai secoli, tracce di antiche mappe verso destinazioni ignote. «Sin Tiempo» è la fotografia di una moderna e fatiscente rovina abbandonata sull’orizzonte del mare.
È stato insignito di numerosi riconoscimenti quali Seat Pagine Gialle (2007), Premio Terna Gigawatt Category (2008), Talent Prize (2010) e Premio Cairo (2011). Ha tenuto personali in istituzioni italiane e internazionali; tra le collettive, quelle allestite alla Fondation Louis Vuitton a Parigi, il Mori Art Museum a Tokyo e la Tate Modern a Londra.
Giovanni Ozzola, Firenze, 1982
• Fotografia, video, installazioni
• Galleria Continua (3-60mila euro)
CONTINENTE ITALIA
Una mappa dell'arte italiana nel 2021

Giovanni Ozzola. Foto: Oak Taylor Smith, 2019
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