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Dopo una pausa di nove anni, Milano ritrova la sua mostra mercato di antiquariato, che in passato era stata fra le più autorevoli d’Italia. E come il venir meno allora di quell’appuntamento, nella «piazza» più importante d’Italia, aveva certificato il momento di crisi attraversato negli ultimi tempi dal settore, così il suo rinascere oggi dà un segnale positivo del nuovo interesse che l’ambito antiquario torna a riscuotere.
Con il nome tutto nuovo di Amart Antiquari Milanesi | Arte è Milano, ma forte dell’esperienza di Domenico Piva, presidente dell’Associazione Antiquari Milanesi che la promuove e la organizza (con la Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza e con promo.Ter), la mostra mercato, che gode anche del patrocinio del Comune di Milano, riunisce 60 espositori milanesi e del resto d’Italia e alcuni dall’estero. La sede prescelta, dove si erano tenute le ultime manifestazioni delle edizioni precedenti (fino al 2009), è quella del Palazzo della Permanente, centralissimo ma di dimensioni contenute, fatto che ha dettato il numero delle presenze.
Qui, dal 9 al 13 maggio, Amart offrirà ad appassionati e curiosi dipinti, sculture, mobili, preziosi, argenti, tappeti e molto altro, tutti allestiti in ambientazioni di grande fascino e selezionati dalla commissione scientifica, affiancata da Domenico Piva che, nel presentarla, evidenzia come la manifestazione voglia porre «in primo piano il valore degli antiquari, divulgatori d’arte ed esploratori del bello ma, al tempo stesso, impegnarsi a infondere sicurezza e fiducia nei compratori». Nei giorni di Amart conferenze, incontri e approfondimenti coinvolgeranno alcuni dei luoghi simbolo della cultura e dell’arte milanese, dai musei Poldi Pezzoli e Bagatti Valsecchi alla Pinacoteca di Brera, al Fai, ad altri ancora (www.amart-milano.com).

«Il Risveglio» di Edoardo Rubino, 1934, proposto dalla galleria di Daniela Balzaretti
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