Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
.jpeg)
Maria Sancho-Arroyo
Leggi i suoi articoliLa cena di gala alla National Gallery per presentare la mostra «Verrocchio: scultore e pittore del Rinascimento fiorentino» era un microcosmo della città: diplomatici, conservatori e direttori di musei, qualche collezionista e molti politici. Si tratta della prima monografica dell’artista negli Stati Uniti.
Diversamente da Leonardo, il suo allievo più famoso, Verrocchio non è ben conosciuto in America. La mostra intende ovviare al problema presentando una selezione di opere che consente al pubblico di apprezzare come l’eccellenza raggiunta da Verrocchio abbia stimolato la creatività di altri noti artisti. È piccola, non più di 50 opere, ma squisitamente scelte e molto ben presentate.
La tappa della National Gallery of Art, realizzata in collaborazione con il Museo del Bargello e Palazzo Strozzi, è più piccola della mostra fiorentina e si concentra maggiormente su Verrocchio. La maggior parte delle opere esposte a Washington sono sue, pur figurando lavori degli allievi: il ritratto di «Ginevra de’ Benci» di Leonardo appartenente alla National Gallery stessa è presentato nell’ultima sala. Sembra restaurato, invece è soltanto l’illuminazione e il grigio dei muri che esaltano meglio l’opera rispetto alla sua collocazione abituale.
Mai prima un nucleo così corposo di opere di Verrocchio era stato esposto su questa sponda dell’Atlantico, con prestiti dall’Italia di opere rare approdate negli Stati Uniti per la prima volta. Per fare un esempio il «Putto con un delfino» (bronzo del 1465-1480), in prestito dal Museo di Palazzo Vecchio a Firenze è una opera chiave nella storia dell’arte. Importantissima per essere la prima scultura rinascimentale creata per essere ammirata da tutti gli angoli.
Interessante il confronto con «Putto in bilico con un globo» (terra cruda, 1480 ca) appartenente alla National Gallery di Washington e realizzato in argilla non cotta, uno dei rari esempi di un’opera in questo fragile materiale giunta fino ai nostri giorni.
Mostrando i due putti insieme, il curatore Andrew Butterfield ci fa riflettere sulla versatilità, le capacita tecniche e l’inventiva del Verrocchio. Grazie alle due mostre, a Firenze e a Washington, Verrocchio recupera il suo ruolo di innovatore e precursore di tante tecniche, come ad esempio lo sfumato rese famose dai suoi allievi, ma ideate nella sua bottega fiorentina.

Una veduta della mostra di Verrocchio in corso alla National Gallery di Washington
Altri articoli dell'autore
All’indomani della nuova amministrazione Trump, le istituzioni americane si dividono tra proseguire la programmazione espositiva oppure cancellarla in linea con le nuove direttive che limitano diversità, equità e inclusione
La cerimonia di insediamento di Trump si è svolta sotto l’enorme affresco realizzato dall’artista italiano (di origini greche), per 25 anni impegnato nel cantiere decorativo del Campidoglio degli Stati Uniti
La sinergia tra opere, gallerie e istituzioni ha rafforzato il ruolo della città come porta d’accesso privilegiata all’America Latina e centro artistico di rilevanza mondiale
A Voice of America • La casa d’aste inglese fu la prima straniera a condurre una vendita pubblica in terra transalpina nel 1999. La nuova (e terza) sede parigina ha inaugurato da poco negli spazi dove svolgeva la propria attività la galleria Bernheim-Jeune