Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl videomapping (la tecnologia multimediale che permette di proiettare della luce o dei video su superfici reali) è di moda. Pioniera in Francia è la Fête des Lumières di Lione (che si tiene tutti gli anni a dicembre, per quattro giorni). Sulla stessa scia, a Metz, in Mosella (est), si organizza il festival Constellations, che dura per tutta l’estate, dal 20 giugno al 7 settembre, ed è alla sua terza edizione.
Nel 2018 ha attirato 950mila visitatori. Il festival si presenta come un’«immersione artistica e urbana». Sono coinvolti 60 luoghi della città e 200 artisti. I 50 anni dei primi passi dell’uomo sulla Luna ispirano quest’anno la programmazione. Il percorso «Pierres numériques» («Pietre digitali») è una passeggiata notturna attraverso installazioni «immersive», come «Submergence» al Musée de la Cour d’Or, proposta dal collettivo di artisti Squidsoup.
L’«opera», composta da oltre 8mila punti luce e rivelatori di movimento, si «anima» al passaggio dei visitatori. Nel quartiere della prefettura di Metz l’artista francese Anaïs Tondeur propone uno streetmapping a partire dai disegni della Luna realizzati nell’ambito di una collaborazione con l’Osservatorio di Parigi.
Il percorso investe anche le chiese. La Basilica di Saint-Vincent ospita «1,3 secondi», un’opera «percettiva» realizzata da Guillaume Marmin, una composizione di luci e suoni che scolpiscono lo spazio della chiesa a partire dalla riflessione sul tempo impiegato dalla luce (1,3 secondi appunto) per coprire lo spazio dalla Terra alla Luna alla velocità di 300mila km/secondo. Un videomapping gigante, «Morphosis», realizzato da Vincent Masson e dal collettivo Sin, è proiettato sulla facciata della Cattedrale di Saint-Etienne.
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