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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliÈ il sincretismo, non solo tra culture ma anche tra epoche diverse, il tema della IV edizione di Flashback, la fiera di arte antica e moderna diretta e fondata da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe. Ad animare il Pala Alpitour Isozaki dal 3 al 6 novembre saranno 43 gallerie, otto in più rispetto alle 35 del 2015.
In crescita anche il numero delle partecipazioni estere, con quattro espositori svizzeri, uno londinese e due con sedi in Italia e all’estero. Tra chi ha deciso di partecipare per la prima volta non mancano nomi d’eccezione, come Galleria dello Scudo di Verona (che porta tra l’altro «Danseuse et Polichinelle» del 1951 di Gino Severini, qui accanto), Gian Enzo Sperone di Sent (Svizzera), Raffaele Verolino di Modena, De Jonckheere di Ginevra (suo il «Concetto spaziale» giallo di Fontana del 1966 e la natura morta con scimmie di Jan van Kessel il Giovane) e Benjamin Proust Fine Art Limited di Londra.
Tra le riconferme, invece, i milanesi Longari e Mirco Cattai, i torinesi Biasutti & Biasutti, Benappi e Giamblanco, Enrico Frascione di Firenze e la Galleria del Laocoonte di Roma. Ad accogliere i visitatori ai due ingressi della manifestazione saranno sei giganteschi manifesti di «Opera viva», un progetto curato da Christian Caliandro, realizzato da Zanbagh Lotfi, Andrea Mastrovito, Saul Melman, Aryan Ozmaei, Gian Maria Tosatti e Alessandro Bulgini durante una residenza nel quartiere torinese di Barriera di Milano.
Un corposo programma collaterale approfondisce il tema della fiera: quattro performance di musica folk tradizionale e contemporanea; uno spazio dedicato alla videoarte, ove verranno proiettati quattro video di altrettanti autori (Gianfranco Baruchello, Giuseppe Chiari, Luca Maria Patella e Gino De Dominicis); un laboratorio di Atelier Héritage sul tema della conservazione della bellezza e del collezionismo, svolto e organizzato in collaborazione con le scuole di Barriera di Milano e aperto a tutti sabato e domenica; visite guidate e approfondimenti di galleristi e curatori (per piccoli gruppi e su prenotazione); un servizio di art advisory per chi vuole comprare e varie conferenze di esperti (www.flashback.to.it).
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