ACHILLE BONITO OLIVA
Achille Bonito Oliva: «L’arte chiede assolutamente di essere riconosciuta»
Achille Bonito Oliva: «Nietzsche sottolinea la pulsione distruttiva che accompagna ogni atto creativo»
Achille Bonito Oliva: «Il sosialismo reale, spettro ubiquo che passeggia per il mondo»
Achille Bonito Oliva: «L’arte trova la sua ragione d’essere nel ruolo di etica resistenza della complessità contro la semplificazione dei mass-media»
Achille Bonito Oliva: «Se si vuole aiutare il pittore a decifrare la sua opera, ci si deve fisicamente dislocare in un certo punto, in una posizione di lateralità»
ABO: «La critica costringe l’arte a una rivoluzione permanente, un continuo rinnovamento del linguaggio»
Achille Bonito Oliva: «Si evidenzia l’impotenza dell’arte rispetto all’economia, e la sua caduta da qualità a quantità»
Achille Bonito Oliva: «La critica d’arte è autorizzata a uscire dal proprio complesso di inferiorità (la creazione mancata) e investigare circa la possibilità di un proprio ruolo autonomo»
Articoli precedenti
Achille Bonito Oliva: «Rifondiamo il calendario dell'arte»
Achille Bonito Oliva: «L’arte vuole salvare la forma. Non per buona educazione, semmai per dimostrare a tutti la sua disposizione a essere socievole»
Achille Bonito Oliva: «L’arte è affermazione di complessità contro l’apologia consumistica di un passivo vivere»
Achille Bonito Oliva: «L’arte non ama la pura descrizione delle cose e nemmeno la celebrazione della realtà»
Achille Bonito Oliva: «L’arte non è una pratica solamente identitaria quanto piuttosto una partecipazione dove non ci sono confini»
Quando l’attore e l’artista s’incontrarono Achille Bonito Oliva c’era e questa è la sua trascrizione del loro dialogo sull’aldilà e l’aldiqua («a prescindere»), divenuto poi una memorabile pièce teatrale