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MAURITA CARDONE

Da Wrightwood 659, a Chicago, trecento opere di 125 artisti dal 1869 al 1939 ricostruiscono le origini e la storia del lungo percorso che ha tramutato un atto fisico in orientamento sessuale

Sotto accusa il recente «revisionismo» che minerebbe «le straordinarie conquiste degli Stati Uniti, mettendone in cattiva luce i principi fondanti e le tappe storiche» e presenterebbe gli ideali americani come «intrinsecamente razzisti, sessisti, oppressivi»

La prima personale museale dedicata alla produzione pittorica dell’artista nota soprattutto come fotografa mette insieme oltre 30 opere che esplorano temi di genere, razza, identità, rappresentazione e storia

Al MoMA di New York un’esplorazione dell’artista italiana per parlare di universo e di ambiente, supportata da sei performance concepite come «poesia esplosa» e da una rassegna cinematografica con film scelti da lei

Al Broad Museum oltre 30 opere dell’artista di origine Choctaw e Cherokee, che nel 2024 ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia: una denuncia delle violenze, anche culturali e geografiche, subìte dal suo popolo

«Abbiamo un nuovo microscopio stereoscopico, uno studio dedicato, una falegnameria, spazi per la lavorazione dei metalli e per la verniciatura, e presto ci sarà una pulitrice laser», spiega il conservatore capo del museo Joseph Godla

Xavier F. Salomon racconta come, tornando nella sede storica dopo il trasferimento temporaneo, la collezione rivedrà soprattutto la propria programmazione: più arte contemporanea, ma anche musica classica contemporanea

Controllo dell’immagine e simbolismo autoritario: la fotografia come strumento di narrazione nella dimensione politica americana

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Venne aperta nel 1935 con le opere raccolte che l’imprenditore e filantropo newyorkese iniziò a collezionare solo dagli anni Novanta dell’Ottocento per una storia delle pratiche museali e del collezionismo americani

Il 17 aprile riapre al pubblico l’istituzione newyorkese, ampliata e riallestita dopo quasi cinque anni di lavori. Il progetto, a firma di Selldorf Architects e Beyer Blinder Belle, è il più significativo aggiornamento della «casa museo» dalla sua apertura nel 1935

Oltre 150 opere tra dipinti, sculture e multimedialità ridefiniscono la nozione di tessitura e il suo ruolo nello sviluppo dell’arte moderna

Il direttore esecutivo della più grande fiera d’arte dedicata alle stampe che si svolge in primavera a New York rivela a «Il Giornale dell’Arte» i retroscena della rassegna e la sua incredibile gamma storica esposta, da Rembrandt ad artisti contemporanei come Rashid Johnson

L’artista afroamericana recentemente scomparsa ha ridefinito l’immaginario visivo della memoria collettiva statunitense, trasformando la propria immagine in uno strumento di denuncia, bellezza e riconoscimento storico

La recente chiusura del Dipartimento dell’Istruzione e la vasta campagna di epurazione dei programmi mirati alla diversità, equità e inclusione e contro la «cultura woke» sono solo alcuni dei progetti che attaccano il mondo della cultura e delle arti

Nel Muscarelle Museum di Williamsburg il curatore Adriano Marinazzo, studioso del Buonarroti, propone opere su carta mai esposte prima, tra cui quello che potrebbe essere il primo schizzo del progetto romano

L’artista georgiana è tornata dagli Stati Uniti nel suo Paese d’origine minacciato dall’espansionismo russo: «L’arte può portare maggiore consapevolezza e ispirare politici migliori»

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