60. BIENNALE DI VENEZIA ARTE
Tutto quello che c'è da sapere sulla 60.esima Biennale di Venezia
All’Arsenale vascelli antichi e souvenir digitali nel progetto affidato per la prima volta a un solo artista maltese
«Il padiglione è uno strumento musicale dove la musica e il suono sono un riferimento operativo e la ripetizione, le variazioni e le “interpretazioni” in musica sono parte cruciale della pratica stessa»
Nella Mostra Internazionale, ma anche nei padiglioni nazionali, sono molte le opere di fiber art o comprendenti materiali e oggetti di natura tessile. Una specialista del settore ci accompagna in una visita a tema
Le Nazioni cercano le loro radici e rifondano la loro identità in una storia fatta di invasioni, liberazioni, mescolanze, violenze. La donna è al centro di un arcipelago di opere e idee in cui la memoria (spesso dolorosa) si mescola a un futuro plurale e sostenibile
Si distinguono i Paesi del Sud globale, che davanti alle incertezze geopolitiche e alle tensioni irrisolte della colonizzazione e dello sfruttamento cercano un’identità nella natura e nei luoghi che storicamente hanno ospitato la vita delle comunità. Un ritorno alle radici che spesso guarda al sacro
Il progetto di Massimo Bartolini è un continuum tra interno ed esterno ed è la musica ad accompagnare il visitatore. Gli spazi all’Arsenale, sulle onde di un ipnotico mantra, sono il luogo della temperanza e di un’esperienza spirituale in cui connettersi a sé stessi e, quindi, alla moltitudine
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L’artista concettuale Abdullah Al Saadi presenta una serie di opere che documentano i suoi viaggi in bicicletta nella natura selvaggia della Penisola araba
Dior sostiene la mostra degli artisti indiani Madhvi Parekh e Manu Parekh che, nell’evento collaterale della Biennale, valorizzano il ricamo come tecnica espressiva
Innuteq Storch, primo fotografo a esporre nel Padiglione danese, porta alla ribalta opere groenlandesi di oltre un secolo fa
Per la prima volta ospita una produzione interamente indigena, i cui artisti si concentrano sull'eredità del colonialismo e sulle continue sfide che il loro popolo deve affrontare
Le otto opere di John Akomfrah si basano sulle sue precedenti indagini sui temi della razza, della memoria e dell’identità
Jeffrey Gibson, il primo artista indigeno ad avere una mostra personale nel Padiglione statunitense, mescola motivi nativi americani con materiali moderni per indagare questioni di identità e storia
Tod’s main sponsor del Padiglione quest’anno affidato a Massimo Bartolini con il progetto «Due qui/To Hear»
Miglior partecipazione nazionale al Padiglione Australia con il progetto dell’aborigeno Archie Moore. Miglior artista nella mostra centrale il maori Mataaho Collective. Leone d’Argento alla 39enne nigeriana Karimah Ashadu e menzioni speciali al Kosovo, alla 88enne palestinese Samia Halaby e alla 35enne argentina La Chola Poblete