Helen Stoilas
Leggi i suoi articoliLe città antiche del Mediterraneo erano costruite sull'acqua. Ma oggi l'acqua sale e diventeranno città sommerse. Una ricerca pubblicata dalla più autorevole rivista scientifica del mondo «Nature», dà per certi i danni gravissimi provocati dai cambiamenti climatici ai 49 siti del Patrimonio Unesco lungo le sponde del Mediterraneo. 37 di loro saranno inondati entro il 2100.
Anche a Rodi mare in crescita
Quando i crociati dell’Ordine dei Cavalieri dell’Ospedale di san Giovanni persero la loro ultima roccaforte Gerusalemme nel 1291, ripararono a oriente sull’isola bizantina di Rodi, nel Dodecaneso. Tra 1309 e 1523, i Cavalieri costruirono una città fortificata che resistette agli assedi guidati dal sultano d’Egitto nel 1444 e da Mehmed II nel 1480. Solimano il Magnifico prese la città nel 1522 dopo un assedio di sei mesi ed essa rimase sotto il controllo ottomano fino al 1912.
La «città superiore» venne interamente costruita dall’Ordine e comprende numerose sezioni dedicate alle sue varie «lingue» o suddivisioni territoriali, il Grande Ospedale, il Palazzo dei Gran Maestri e la Strada dei Cavalieri. La «città inferiore» mostra il successivo mix di culture, con architetture franche vicino a moschee, bagni pubblici e strutture ottomane, e la più antica sinagoga in Grecia. L’intera città medievale, racchiusa entro quattro chilometri di mura, è Patrimonio Unesco dal 1988. Sebbene l’isola non sarà minacciata da inondazioni estreme nei prossimi 100 anni, ci si aspetta un aumento da 1,6 a 1,8 metri del livello del mare e sussiste un moderato rischio di erosione.
Aquileia
Arles
Butrinto
Corfù
Dubrovnik
Ferrara
Istanbul
Palmanova
Pisa
Ravenna
Rodi
Siracusa
Val di Noto
Altri articoli dell'autore
All’indomani della rielezione dell'imprenditore e uomo politico alla presidenza degli Stati Uniti gli artisti provano a immaginare gli scenari futuri. Se alcuni sono fiduciosi nella tenuta di istituzioni e garanzie democratiche in tanti hanno già espresso paura, shock e sgomento: «Si possono fare molti danni».
L'artista newyorkese, che vive in Canada da più di mezzo secolo, spiega perché sarà sempre legata agli Stati Uniti
Diretto dallo studioso di Goya Guillaume Kientz, il nuovo progetto anticipa il 200mo anniversario della morte dell’artista, nel 2028
In Astor Place uno spazio pubblico per esibizioni artistiche, eventi e, soprattutto, per alzare la voce