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FRANCESCO BANDARIN
Testimonianza di cinquemila anni di civiltà, il patrimonio culturale (e naturale) distrutto in due anni di conflitto si aggiunge alla catastrofe umanitaria. La ricostruzione dovrà partire anche dalle persone e dal loro rapporto con i luoghi, mettendo al al centro memoria, identità e partecipazione. Sono i principi che animano le due iniziative internazionali Anthedon e Levant 2050
Genius Loci • Le ferite del terremoto del 2015 e le incertezze della politica attuale ricordano che il patrimonio è un organismo fragile, che necessita di cura costante, di memoria e di responsabilità collettiva
Già Ministro del Turismo e delle Antichità dell’Egitto fino al 2022, assume la guida in un momento assai delicato: Trump ha annunciato il ritiro degli Usa dall’Unesco entro il 2026
Genius Loci • Entrato nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco nel 2011, il complesso dedicato all’Arcangelo su Monte Sant’Angelo (Fg) divenne uno dei poli della cristianità medievale attorno all’anno 490 d.C.
Nei giorni scorsi un focolaio di violenza è esploso nella zona del Prasat Ta Muen Thom, uno dei luoghi della memoria condivisa nel Sud-est asiatico, la cui distruzione costituirebbe una perdita per tutta l’umanità. È necessario riaffermare il principio che i beni culturali devono essere protetti in ogni circostanza
Era già successo sotto il primo mandato di Trump e prima ancora con Reagan. Una decisione non del tutto inattesa, che formalizza l’ostilità di questa amministrazione per il multilateralismo culturale e per la cooperazione internazionale, nel nome di una visione «America First». Un gesto politico che non potrà non avere impatti sulla vita e sul ruolo dell’Organizzazione mondiale per l’educazione, la scienza e la cultura
Rivendicata da Trump, la più vasta isola del mondo, grande sette volte l’Italia, vanta una storia millenaria e conserva un ricco patrimonio naturale, ma anche culturale con ben tre siti dell’Unesco
Il ricordo di Francesco Bandarin, che all’Unesco ha collaborato a lungo con l’architetto scomparso il 6 luglio
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Il ricordo di Francesco Bandarin, che all’Unesco ha collaborato a lungo con l’architetto scomparso il 6 luglio
Genius Loci • Città strategica per le rotte nel Mediterraneo orientale, contesa tra Veneziani e Turchi fino alla Guerra di indipendenza greca (1821-29), oggi possiede ancora le sue imponenti fortificazioni (inutilizzate) e molti monumenti, tra cui la Porta di San Marco, il Castello da Mar, il Bastione Loredan e il Bastione Bembo
Genius Loci • La città uzbeka divenne fulcro del regno del sultano Timur, un’epoca di fioritura delle arti, delle lettere e delle scienze, che durò per oltre un secolo, dominando la cultura del mondo islamico e lasciando testimonianze artistiche e architettoniche di altissima qualità
La «Città della Vittoria» fu eretta da Akbar, nipote del fondatore dell’impero Moghul, che però la lasciò nel 1585 e la abbandonò definitivamente dopo il 1601
Il 4 febbraio è mancata la guida spirituale degli Ismailiti Nizariti. Con l’Aga Khan Trust for Culture ha promosso la conservazione dei monumenti, la rigenerazione degli ambienti storici e la promozione di dialogo e multiculturalismo
Oltre 100mila chilometri quadrati di terre selvagge e specchi d’acqua, un vastissimo sistema naturale, ospita un mosaico diversificato di comunità vegetali e una vasta gamma di fauna marina e terrestre
Dal Sud America all’Europa: tutti i maggiori progetti dell’architetto brasiliano che riuscì a coniugare i principi e gli stili del Novecento con l’arte del paesaggio
Dopo oltre cinquant’anni di dittatura si riapre la speranza in un processo di collaborazione per la salvaguardia di una grande ricchezza culturale. Ma molti temono una frammentazione ancora maggiore del Paese














