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ANTICO EGITTO
Grandissima è l’attesa per il più importante museo egizio del mondo. L’idea di trasferirlo nella piana di Giza, sdoppiandolo dalla sede storica nel cuore del Cairo, risale a un progetto tutto italiano di trent’anni fa
Si tratterebbe della tomba di Thutmosi II, faraone della XVIII dinastia e marito di Hatshepsut, morto a circa 30 anni
Una «tomba a forno», oltre mille blocchi dell’approdo in cima alla rampa del tempio di Hatshepsut e una stele con dedica sono gli ultimi ritrovamenti in Egitto di altrettante missioni archeologiche: franco-svizzera, egiziano-giapponese e egiziana
Nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda la storia e il mito della celebre regina d’Egitto attraverso i secoli, dall’antichità ai giorni nostri
Nel 1962 il Governo egiziano donò la struttura all’Italia per il contributo nel salvataggio dei monumenti nubiani. Due anni dopo iniziarono i lavori di smontaggio, diretti da Silvio Curto, per trasferirla nel capoluogo piemontese
I 200 anni del Museo Egizio • Come la strada per Menfi deviò per Torino. 4. Un Museo per la Capitale
In quattro puntate l’egittologo Francesco Tiradritti racconta com’è nato lo stretto legame tra la città sabauda e la terra dei faraoni che portò alla nascita del Museo Egizio
Abbiamo chiesto agli egittologi una riflessione sull’istituzione torinese che, con l’apertura della nuova Galleria dei Re e il riallestimento del Tempio di Ellesiya, il 20 novembre festeggia il bicentenario (1824-2024) e sulle sfide future dell’Egittologia
In quattro puntate l’egittologo Francesco Tiradritti racconta com’è nato lo stretto legame tra la città sabauda e la terra dei faraoni che portò alla nascita del Museo Egizio
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L’istituzione torinese mira a uscire dalla «dimensione» egizia per confermare la sua vocazione di museo archeologico inclusivo
Ad Assiut una missione egiziano-tedesca porta alla luce la tomba violata della figlia del governatore Djefahapy I
Il recente ritrovamento nel sito di Tell el-Deir di 65 tombe e di alcuni preziosi manufatti conferma l’importanza della regione in un’epoca, la seconda metà del I millennio a.C., poco documentata dal punto di vista funerario
Secondo un recente articolo apparso sul web e ripreso da vari media i monumenti egizi sarebbero stati costruiti con i blocchi di pietra trasportati lungo un braccio del Nilo, oggi insabbiato. Ma non è così
È scomparso il 15 maggio, all’indomani del suo ottantaquattresimo compleanno, il celebre archeologo il cui nome è legato a oltre trent’anni di ricerche nel villaggio operaio di Tell el-Amarna
Sì, certo, facciamo politica e siamo esterofili. La nostra è restituzione simbolica grazie alla rete
Il Museo Egizio di Torino «mette a disposizione tutte le immagini dei reperti, ma anche archivi fotografici e documentali e indagini diagnostiche». Invece della mercificazione, un’apertura totale agli studiosi di tutto il mondo e «al popolo egiziano che si riconosce in queste testimonianze»